Vladimir Luxuria è sicuramente una delle figure di riferimento più importanti per la comunità LGBTQ+ italiana, oltre che tra le più amate. É lei che ha portato il Gay Pride in Italia (assieme a Imma Battaglia) nel 1994, a Roma, e da allora ha sempre combattuto, in tv e fuori, per i diritti di gay, lesbiche, bisex, transessuali e tutti coloro che si identificano nella comunità rainbow, fieramente rappresentata da una bandiera a strisce di colori, come tutte le sfumature che rappresenta.
Il servizio in esclusiva per 'Chi'
il direttore di "Chi" Alfonso Signorini, uno dei giornali di Gossip più famoso d'Italia, ha proposto a Vladimir Luxuria di posare per la sua testata e di concedere loro un'intervista e Vladimir ha accettato con gran piacere.
Per i transgender l'accettazione del proprio corpo è il traguardo più lontano e difficile da raggiungere, e il gesto comunissimo di indossare un bikini non è così banale e scontato. Tutt'altro. Tantissime donne biologiche hanno il medesimo problema, pur avendo avuto sempre lo stesso corpo dalla nascita, quindi si può solo immaginare quanto possa essere difficile per una transgender arrivare a quel livello di fiducia necessario da mostrarsi più liberamente. Se per le donne biologiche è più una questione di tonicità e cellulite, per i transgender è più una questione psicologica oltre che fisica.
Le difficoltà dei transgender e il primo amore
Nell'intervista a "Chi", Vladimir Luxuria rivela che è sempre stata a disagio nel suo 'precedente' corpo e aveva talmente tanto rigetto di sé che, quando entrava in doccia per lavarsi, non si guardava mai e cercava di finire e poi rivestirsi il prima possibile.
Adesso, giunta a 54 anni, l'ex parlamentare (la prima persona transgender ad essere eletta al parlamento di uno Stato europeo) ha superato gran parte dei suoi demoni ed è orgogliosa di sé e del suo corpo, che ora mostra con fierezza, ma la lotta con se stessa e con chi ha sempre cercato di farla sentire sbagliata, come se fosse una "criminale", è stata lunga e fortemente dolorosa.
In un'altra parte della lunga intervista a "Chi", Vladimir Luxuria racconta del suo primo amore, un uomo che la trattava da regina, le dava qualsiasi cosa volesse tranne una: una relazione alla luce del sole. Quando la loro storia finì, perché Vladimir non sopportava più di essere tenuta sotto chiave (i loro incontri erano relegati alla macchina di lui o a camere d'albergo), l'uomo chiese lei di far finta di non conoscersi, perché lui non l'avrebbe mai più salutata.
Il periodo buio: la fine dolorosa del primo amore e la prostituzione
Una storia d'amore importante, che l'ha segnata a tal punto da spingerla verso la prostituzione e a vendere il proprio corpo per soldi. Vladimir Luxuria non riusciva a sopportare che gli uomini la cercassero solo per un senso di trasgressione ma che in realtà la disprezzassero, e voleva spezzare la catena, sentirsi in una posizione di vantaggio, nella quale, quanto meno, avrebbe potuto guadagnarci qualcosa e deciderne lei le regole. In quel periodo, durato "fortunatamente poco", dice Vladimir Luxuria, ha anche detto di aver avuto una relazione fisica con un noto industriale del nord, di cui non fa il nome.
Dopo anni di sofferenza per l'accettazione di sé, di trasgressione voluta (non ha mai negato di aver amato la notte e i locali) e di trasgressione come conseguenza di un dolore subito, Vladimir Luxuria è finalmente serena ed ora è soltanto alla ricerca dell'amore che, dopo tante avventure, può affermare essere "la vera trasgressione, la vera rivoluzione”.