Le polemiche non si sono placate nemmeno durante la finalissima del 70° Festival di Sanremo. Dopo la clamorosa squalifica di Morgan e Bugo, su Twitter sono giunte alcune segnalazioni che hanno chiamato in causa Piero Pelù. Secondo alcuni utenti - i cui dubbi sono stati ripresi anche da quotidiani come Corriere della Sera e Il Messaggero - la canzone "Gigante" sarebbe fin troppo simile a "Keep Your Heart Broken" dei The Rasmus, nota rock band finlandese che ha raggiunto il picco massimo del suo successo nel 2003 con la hit "In the shadows".
Le segnalazioni si sono diffuse rapidamente sui social network, ma bisogna sottolineare che finora non è giunta alcuna comunicazione ufficiale da parte dei responsabili della kermesse canora.
Il popolo di Twitter si divide sul brano 'Gigante' di Pelù
Nel corso della finale di Sanremo, è stato un utente di Twitter a far sorgere dei dubbi su Piero Pelù, notando una certa somiglianza tra la sua "Gigante" e "Keep Your Heart Broken" dei The Rasmus. La persona in questione ha anche inserito nel suo post l'audio del pezzo della rock band scandinava.
Amico Pelù io ti voglio bene,
ma per “inciso” la tua Gigante è uguale uguale a Keep Your Heart Broken/The Rasmus ✌🏻#ELPLAGIO @_DAGOSPIA_ @stanzaselvaggia @Striscia #pieropelu #Sanremo2020 #Sanremo20 pic.twitter.com/6YXwQpWnHa
— alebaldi (@alebalditwi) February 8, 2020
Quando si ascolta la suddetta canzone, in effetti si può notare una certa somiglianza con il brano dello storico frontman dei Litfiba, soprattutto nel passaggio in cui l'artista toscano canta: "Niente di proibito, tu sei benvenuto al mondo".
La melodia sembra molto simile.
Sulla questione, gli internauti e i telespettatori di Sanremo si sono divisi. Da un lato c'è chi ha segnalato ulteriormente che a suo parere si tratterebbe di un plagio, dall'altro invece c'è chi ha fatto notare che "Le note sono solo sette". Ad ogni modo, bisogna ricordare che al momento non c'è stata alcuna presa di posizione ufficiale da parte dei vertici della manifestazione musicale ligure, dunque prima di parlare di plagio è bene ricorrere alla massima prudenza.
Diodato vince il 70° Festival di Sanremo: la classifica finale
Diodato ha vinto il 70° Festival di Sanremo con il brano "Fai Rumore". Il cantante pugliese, oltre al primo posto, si è aggiudicato anche il premio della critica Mia Martini e quello della sala stampa Lucio Dalla. La proclamazione del vincitore è giunta intorno alle due e mezza di notte, ma nel frattempo Sky aveva già commesso una grossa gaffe, anticipando il nome del trionfatore della kermesse canora con largo anticipo, generando un bel po' di trambusto tra la stampa e i social network.
Per quanto riguarda il resto della classifica finale, Francesco Gabbani è arrivato secondo con "Viceversa", seguito dai Pinguini Tattici Nucleari con "Ringo Starr". Ai piedi del podio si sono piazzate Le Vibrazioni con "Dov'è", quindi Piero Pelù con Gigante", Tosca con "Ho amato tutto", Elodie con il brano scritto da Mahmood "Andromeda", l'eccentrico Achille Lauro con "Me ne frego", Irene Grandi con "Finalmente io" e Rancore con "Eden".
Fuori dalla top-ten si sono classificati: Raphael Gualazzi con "Carioca", Levante con "Tikibombom", Anastasio con "Rosso di rabbia", Alberto Urso con "Il sole ad est", Marco Masini con "Il confronto", Paolo Jannacci con "Voglio parlarti adesso", Rita Pavone con "Niente (Resilienza 74)", Michele Zarrillo con "Nell'estasi o nel fango", Enrico Nigiotti con "Baciami adesso", Giordana Angi con "Come mia madre", Elettra Lamborghini con "Musica (e il resto scompare)", Junior Cally con "No grazie", e infine Riki con "Lo sappiamo entrambi".