Marica Rotondo, in arte Marika Voice, è un'artista, cantante e vocalist nelle discoteche. Inoltre, nel game show All together now, in onda su Canale 5 e condotto da Michelle Hunziker, ha fatto parte del muro umano (i 100 esperti della musica) capitanato da J-Ax.

Nelle scorse ore, Marica Rotondo ha accettato di rispondere a una serie di domande in esclusiva per Blasting News su come ha affrontato la fase di lockdown, come sta vivendo la fase 2 e su alcuni aspetti importanti della sua vita.

Marica Rotondo: ‘Questa epidemia ci ha denudati completamente di quelle che credevamo essere certezze’

Ciao Marica, grazie per la tua disponibilità. In quale aspetto maggiormente è cambiata la tua vita quotidiana durante questa emergenza coronavirus?

"Ciao, grazie per questa intervista davvero molto gradita. Come tutti mi sono ritrovata a dover coprire spazio e tempo che prima del lockdown erano oberati di incontri ed impegni. Ho dovuto, di conseguenza, ricostruire le mie giornate cercando di non gettare via tutti quei ‘tempi morti’ riconvertendoli in ‘tempi utili’, ammetto che non è stato semplice, non sapevo più cosa inventarmi".

Per molte persone questo periodo di stop è stato anche un momento di riflessione interiore.

È stato così anche per te?

"Questa epidemia ci ha denudati completamente di quello che noi credevamo essere delle certezze. Sono crollati muri, equilibri e ci siamo ritrovati inermi davanti a qualcosa di inspiegabilmente più grande di noi... qualcosa che tecnologia, scienza e politica in un primo momento non sono state in grado di affrontare!

È stato proprio in quel momento che molti di noi si sono guardati nel profondo scoprendo ragioni per le quali vale davvero la pena di vivere e lottare come ad esempio: l'amore, la famiglia, le amicizie, la solidarietà e il senso di comunità! Ho riflettuto molto, e spero di fare tesoro delle emozioni provate, dei traguardi umani raggiunti in questo periodo di reclusione nel mio Io più profondo".

Si dice che nulla sarà come prima. Secondo te, cosa caratterizzerà di più in positivo e in negativo il prossimo futuro?

"Ora che viviamo la fase 2 di questo Covid-19, abbiamo l'opportunità di uscire, incontrare gli sguardi delle persone, ed è proprio in quegli sguardi che talvolta mi capita di scorgere il lato negativo di questa vicenda... Alcune persone si sono profondamente chiuse, incattivite ed indurite, del resto non mi sento di biasimarle... la paura è una pessima compagna, ed attecchisce in profondità. Ecco, questo è certamente un risvolto negativo, come lo è la condizione precaria ed in alcuni casi tragica, dei lavoratori e degli imprenditori che rischiano di perdere tutto. Ciò che di positivo vivremo, sarà sicuramente il desiderio di tornare a vivere, sorridere ed abbracciarci!

Se abbiamo imparato qualcosa da questa pandemia è che siamo fatti per stare l'uno accanto all'altro umanamente e fisicamente".

Considerata la tua esperienza di vocalist nella principali discoteche italiane, quali cambiamenti apporterà, a tuo avviso, questa emergenza Covid-19?

"Vedremo una maggiore attenzione, forse una selezione più rigida all'ingresso delle discoteche e sicuramente un controllo più meticoloso in riferimento alla capienza dei locali, specialmente quelli al coperto. In ogni caso, credo che riprenderemo molto presto una vita diurna e notturna pressoché normale".

La prima cosa che farai quando sarà possibile tornare a muoversi con una certa libertà?

"Ad essere sincera, la prima cosa che ho fatto al temine del lockdown, è stato passeggiare nella natura, era la cosa che mi mancava di più!

Ora attendo che ci consentano di varcare la soglia delle nostre regioni per poter vedere il mare".

Marika Voice: ‘Nella vita ho fatto solo due cose: cantato e volato’

C’è una cosa particolare di te che non ti è stata mai chiesta, ma di cui hai sempre voluto parlare?

"Come donna che lavora nelle discoteche e nello spettacolo, sono spesso in vetrina, non nascondo che questo gioca a mio favore, sarei ipocrita se dicessi il contrario! Ma tutto ciò va decisamente in contrasto con la ‘Marica di tutti i giorni’ ... Ecco, avrei avuto piacere che qualcuno mi chiedesse : parlami della Marica fuori dalla scena, chi è e cosa desidera per se stessa?"

Parlaci del tuo rapporto con la musica?

"Nella vita ho fatto solo due cose: cantato e volato.

La musica è la colonna sonora della mia vita, compagna fedele che non mi ha mai delusa. Un rapporto difficile da spiegare, perché in fondo c'è sempre stata, col suo essere silenziosa e discreta in alcuni momenti della mia vita, più irruente ed ingombrante in altri. Non passa giorno che io e lei non ci facciamo compagnia da oltre 30 anni".

In questo momento particolare della tua vita cosa vorresti sussurrare? E cosa vorresti gridare?

"Vorrei sussurrare ‘vi sono vicina’ a tutte quelle persone che si sentono addolorate. E vorrei gridare un sonoro ‘sveglia!’ a coloro che governano il nostro pianeta, ed alle coscienze addormentate della odierna società".

Cosa sceglieresti, avendo la possibilità, tra la macchina del tempo e la lampada di Aladino?

E per fare cosa?

"Esiste forse bene più prezioso del tempo? Sceglierei senza dubbio la macchina del tempo, e la sfrutterei per ritrovare persone che non ci sono più, e per non commettere alcuni sbagli.... non tutti...ma alcuni si!"

Come è Marica?

"Marica è la notte ed il giorno, Marica è la timidezza e l'esuberanza, Marica è tempesta e dolcezza. Se dovessi spiegare quante ‘Marica’ potreste trovare in una sola, rischierei di annoiarvi. Ma seguendomi attraverso i social capirete moltissimo di me, perché solitamente mostro molto della mia vita privata, oltre che lavorativa".

A cosa non puoi proprio resistere? E di cosa puoi fare a meno?

"Non resisto al romanticismo, ai fiori, alla musica, alla buona cucina ed al cioccolato fondente ...

al resto posso dire di no".

Il tuo primo pensiero quando ti svegli, e l’ultimo prima di addormentarti?

"Il mio primo pensiero al mattino è sempre lo stesso: speriamo ci sia il sole e che io possa realizzare qualcosa di bello. L'ultimo pensiero alla sera è la preghiera! Prego Dio affinché protegga la mia famiglia, non chiedo nulla per me, e talvolta mi ricordo di ringraziare la vita per questo dono incommensurabile".

C’è un consiglio, oppure un pensiero che vuoi dire in conclusione di questa intervista?

"La memoria di ciò che è stato, può salvare il futuro delle generazioni che verranno... abbiate cura della memoria e di ciò che avete imparato da questa brutta vicenda. Vi auguro inoltre di non perdere mai la speranza".