Del caso Genovese è tornato a occuparsi ieri sera, 13 dicembre, il programma de La7 Non è l'Arena. Massimo Giletti ha intervistato Giulia Napolitano, modella 21enne, ragazza immagine in feste private che ha raccontato la sua esperienza nel superattico milanese di Alberto Genovese. L'imprenditore digitale è da oltre un mese in carcere con l'accusa di abusi, detenzione e cessione di stupefacenti, sequestro di persona e lesioni. Tra gli ospiti c'era Daniele Leali, l'amico di Alberto Genovese, collegato da Bali.
Genovese, testimonianza della modella delle feste private
Giulia Napolitano, originaria di Caltagirone, in Sicilia, si è trasferita giovanissima a Roma per fare la modella. È entrata nel giro di feste private perché la ragazza con cui divideva la casa nella capitale gliel'ha proposto. Ha così cominciato a fare la ragazza immagine scoprendo un mondo sommerso. Professionisti, gente facoltosa, ma anche alti prelati, sarebbero stati protagonisti di diversi party. "C'è tanta gente disposta a pagare per avere una ragazza una notte, o due ragazze insieme", ha raccontato. A Giletti ha riferito di non aver mai venduto il suo corpo, né assunto stupefacenti, ma avendo frequentato un'ottantina di queste feste in circa due anni e mezzo.
A Terrazza Sentimento e altrove, con l'espressione 'Far festa' si intenterebbe far uso di droga e richiedere alle ragazze prestazioni di ogni genere. A lei avrebbero "offerto 15mila euro per il lato B", proposta che ha rifiutato. "Ho visto feste molto peggiori della festa di Alberto Genovese, con politici, registi, attori, preti, feste private in cui la droga c'è sempre", ha riferito.
L'esperienza peggiore sarebbe stata in un hotel a Roma: due clienti preti avrebbero messo tre ragazze stese sul letto e distribuito cocaina sulle loro parti intime.
La modella ha detto di essere uscita allo scoperto non avendo nulla da nascondere per denunciare cosa accade in quei contesti, ma non può fare nomi. Avrebbe ricevuto telefonate intimidatorie camuffate da amichevoli suggerimenti.
Qualcuno le avrebbe detto: "Cerca di non fare la fine di Emanuela Orlandi". Dei reati di cui Genovese è accusato da due ragazze, la modella ha detto: "Lui ha fatto una cosa orribile e dovrà pagare, ma vi assicuro che di party come i suoi è piena l’Italia, ne ho visti uguali a Milano, a Roma, in Sicilia, in Sardegna, in campagne di paesini sperduti. Di persone che pippano cinque grammi di cocaina ce n’è dappertutto".
Genovese, la modella a casa dell'imprenditore
Giulia Napolitano ha anche raccontato di essere stata nel superattico milanese di Genovese solo una volta e di essersi fermata per un'ora. L'episodio risalirebbe allo scorso inverno. La modella si trovava a Milano per un servizio fotografico ed era ospite da una conoscente, una escort che fa uso di droga e che una sera le ha chiesto di accompagnarla proprio a una festa privata a Terrazza Sentimento.
"Ho capito di che ambiente parliamo, sapevo che non era Gardaland", ha detto.
In quella festa la ragazza che l'ospitava è andata per assumere droga. Giulia non ha conosciuto personalmente Genovese, né ha notato movimenti di persone che si appartavano in stanze blindate. Nella sua memoria, il controllo all'ingresso dell'abitazione da parte di una hostess e di un bodyguard a cui andavano consegnati cellulari ed effetti personali, quindi in casa droga offerta nei piatti. Ha contraddetto Leali, amico di Genovese e organizzatore di party, che invece ha sempre negato la presenza di questi piatti. Nelle altre feste descritte dalla modella, ricorre la presenza di bodyguard: "Dicono che sia per la sicurezza, in realtà nessuno vuole che si sappia che di giorno sono stimati professionisti e di notte si drogano e pagano ragazzine".
Nella vicenda legata a Genovese, ci sarebbe omertà da parte di molte ragazze per "paura di perdere la droga gratis e il lavoro con i clienti" che garantirebbe a ognuna anche 10mila euro al mese.
Caso Genovese, nuova testimonianza
Tra le novità del caso Genovese, oltre a Sarah, l'ex fidanzata del manager, è indagato l'amico Daniele Leali per detenzione di droga ai fini di spaccio. Inoltre, ieri a Live Non è la D'Urso, ha fornito una testimonianza Kristina, una ragazza che ha partecipato ai party a Milano e Ibiza e assunto stupefacenti. Secondo la modella, nessuno ha mai parlato finora, tutti avrebbero coperto Genovese per convenienza, e la maggior parte delle invitate alle feste sapeva che ci fosse la droga.
A Genovese piacevano ragazze giovani e belle. Kristina ha smesso di partecipare a questi eventi due anni fa, dopo aver visto una ragazza ridotta in condizioni pietose a seguito di una notte con Genovese. Ma allora pensò avesse assunto troppa droga.