Giulia Arena è la bellissima e giovane attrice che nella seguitissima soap opera "Il Paradiso delle Signore"- che va in onda dal lunedì al venerdì alle 15:55 su Rai 1- interpreta il ruolo di Ludovica Brancia Di Montalto. È dal 2018 che la ex Miss Italia veste con grande entusiasmo i panni di questo personaggio così complesso, ma allo stesso tempo affascinante. Ludovica Brancia, amica fin dall'infanzia di Riccardo Guarnieri e di Cosimo Bergamini, da essere una ragazza snob e viziata, ricca e annoiata, che ama godere dei privilegi che la sua posizione sociale le garantisce, dopo essere stata al centro di alcuni pettegolezzi, per aver raggirato il suo grande amore Riccardo Guarnieri ed aver fatto saltare le sue nozze, è ritornata nella città lombarda con una nuova veste caratteriale.

La ragazza, infatti, negli episodi della quinta stagione della soap televisiva appare ai fans più dolce, più fragile e "meno" astuta. Per rivelare agli spettatori alcune curiosità in merito alla sua carriera, la sua vita privata, e soprattutto per parlare del personaggio che impersona ne "Il Paradiso" e per anticipare cosa accadrà nelle prossime puntate alla Brancia Di Montalto, Giulia Arena ha rilasciato un'intervista esclusiva a Blasting News.

Come è nata e come si è evoluta la carriera di Giulia Arena

Lei è un volto noto al pubblico. Ha vinto Miss Italia, ha presentato programmi Tv e ha recitato in diverse fiction di successo della Rai. È felice della sua carriera? Desidererebbe recitare nel film/ fiction diretto da un regista che particolarmente stima?

Se sì, in quale?

Buongiorno. Rispondo subito partendo dalla prima domanda. Si, io sono assolutamente felice della mia carriera. Ammetto che è stata del tutto inaspettata, in ogni suo aspetto. È vero sono partita da Miss Italia, per poi passare a condurre diversi programmi con La 7 e con la Rai. Credo, paradossalmente, che la cosa più inaspettata fra tutte, per me è stato passare all’ambiente cinematografico.

Mai nella mia vita avrei creduto di voler e di poter fare l’attrice. Questo con il mondo della recitazione è stato un incontro inedito, ma allo stesso tempo incredibile che mi sta regalando tantissime emozioni e soddisfazioni. Posso dire, quindi, che tutto ciò sia arrivato per me, come una mareggiata (ovviamente in senso positivo).

Credo che in questa fase della mia vita professionale, la cosa più bella sia variare e cioè realizzare prodotti diversi, che mi permettano di raccontare storie completamente diverse. Potrei fare tantissimi nomi di grandi registi che raccontano storie le une diverse dalle altre, come ad esempio Di Maria o Genovese o tanti altri. In Italia, ammetto, abbiamo grandi registi. Se dovessi però fare una scelta, non vi nego che sceglierei più in base al personaggio ed alla sua storia che in base al regista.

È un’attrice molto seguita sui social. Molte ragazze la stimano e seguono i suoi consigli. Le piace essere un modello di riferimento?

Io non mi sono mai vista e, credo che mai lo farò, come un modello di riferimento.

A volte ho un po’ la sensazione di sentirmi o di comportarmi come una sorella maggiore. Io ho sempre apprezzato tantissimo la potenzialità dei social, e soprattutto oggi, penso che questi siano una “bellissima finestra sul mondo”. Soprattutto per noi attori credo che i social siano fondamentali: grazie ad essi, riusciamo infatti ad instaurare con il pubblico un rapporto più diretto e paradossalmente anche più “intimo”. Anche a me, infatti, spesso capita di raccontare ai miei fans avvenimenti della mia vita privata, proprio come se li stessi raccontando a dei miei amici. Mi capita però di condividere con il pubblico a casa anche delle esperienze bellissime e meno usuali: ad esempio, tutto quello che accade sul set e dietro le quinte.

Più che modello di riferimento, io cerco di sfruttare con la giusta chiave o meglio con i giusti contenuti questa piattaforma, che è un’arma a doppio taglio. A volte, infatti, mi capita un po’ di risentire di questo ruolo perché mi rendo conto che, sia in senso positivo che in senso negativo, ci sono tante persone che ascoltano quello che dico. Per questo cerco sempre di ponderare al meglio gli argomenti da trattare e di conseguenza cerco di commentarli nei migliori dei modi, senza saccenza e senza imposizioni. Cerco appunto di farlo sempre come “una sorella maggiore”: alcune volte in maniera leggera, altre in modo più duro. In ogni caso, però, lo faccio in maniera veramente ed estremamente sincera.

Lei ha recitato nella fiction, andata in onda nel 2020, che si intitolava “Bella Da Morire”. In una intervista ha rivelato di essere rimasta molto colpita dalla trama di questa serie Tv e di aver vissuto un’esperienza formativa molto intensa dal punto di vista personale. Cosa si ricorda di questa esperienza? Recitare in questo film Le ha lasciato dei “segni” che si porta nel suo bagaglio lavorativo?

Assolutamente si. È stata una esperienza lavorativa molto diversa da quella de "Il Paradiso Delle Signore", sia per i temi raccontati sia per il ruolo che ho interpretato. La storia bellissima ma tragica, è stata scritta benissimo dagli autori. Questo, mi ha consentito di andare molto più a fondo nel personaggio, nel suo vissuto, nelle sue intenzioni e nei suoi sentimenti.

Io ho iniziato la mia carriera attoriale con "Il Paradiso Delle Signore" e quindi il progetto di "Bella Da Morire" è stato la mia seconda grande collaborazione. Questa è stata una esperienza "traumatica", in senso positivo, perché ho dovuto scavare tantissimo in delle mie fragilità e paure recondite per cercare di interpretare al meglio il personaggio di Gioia Scuderi. In "Bella Da Morire" si raccontava, infatti, in maniera molto forte, le varie sfaccettature della violenza sulle donne. Per fortuna io non ho mai vissuto ciò, ma credo che ogni donna, al secolo d'oggi, tenda ad avere questa paura, perché purtroppo ci sono tante dinamiche che facilmente possono sfociare in violenza. Purtroppo siamo "abituati" a vedere l'uso della violenza su una donna.

Violenza anche verbale e psicologica. Per questo motivo, per interpretare al meglio il mio personaggio in questa fiction, sono andata a scavare in questa parte latente e più fragile di Giulia. Mi ricordo che alcune volte, quando tornavo a casa, dopo aver terminato le riprese di "Bella Da Morire", non parlavo per ore. Ricordo che rientravo con questo silenzio assordante perché ero completamente svuotata. Proprio per questo motivo, il personaggio di Gioia mi ha dato tantissimo.

Giulia Arena interpreta ne 'Il Paradiso' il ruolo di Ludovica Brancia Di Montalto

Parliamo adesso de “Il Paradiso Delle Signore”. Lei, dal 2018, interpreta il ruolo della bellissima, ma cinica, Ludovica Brancia Di Montalto.

Le piace il suo ruolo? C’è qualcosa di Giulia in questo personaggio così complesso?

È strano perché in un certo senso sembrano che siano passati molti più anni, quando, invece, è dal 2018 che interpreto il ruolo di Ludovica. Mi sembra che sia passato molto più tempo, perché "Il Paradiso" è una esperienza totalizzante sia fisicamente che psicologicamente, ma anche emotivamente. D’altro canto, se penso a Ludovica, mi sembra ieri di aver iniziato a studiare questo personaggio, di averlo iniziato a costruirlo e di aver iniziato le sue prime interazioni con la Contessa e con Riccardo. Invece è passata una vita, non solo per me, ma anche per Ludovica. Io ormai parlo di lei come se fosse "un alter ego" perché ormai sono “succube” in qualche modo di quello che le accade, poiché credo che quando per tanto tempo si recita nelle vesti di un personaggio, poi si diventa, inevitabilmente, coinvolti dagli avvenimenti sia positivi che negativi che le si presentano.

Io ho sofferto con Ludovica e ho sperato per lei. Mi sono anche molto arrabbiata con la giovane Brancia. La cosa che più mi piace e mi sprona di Ludovica credo che sia proprio il suo cambiamento. La bellezza di realizzare una lunga serialità sta proprio in questo: e cioè nel poter esprimere le mille sfaccettature e l’evoluzione di un personaggio. È proprio bello, poter prendere per mano il personaggio e poterlo raccontare giorno per giorno, passo dopo passo. A me è piaciuto molto il percorso che Ludovica ha affrontato in questo periodo. È cambiata tanto in questi anni. Siamo partiti, nel 2018, con una Ludovica scritta in un modo, e ora la vediamo sotto un’altra prospettiva. Mi viene da dire che soprattutto in questa stagione in corso, Ludovica abbia subìto una evoluzione e un cambiamento profondo.

Ha fatto un percorso in salita, che mi auguro, possa ora diventare in discesa. Se ci siano miei aspetti caratteriali in Ludovica? Beh si, qualcosina sicuramente. Da un lato c’è sicuramente la tenacia, che Ludovica ha utilizzato per perseguire a tutti i costi un suo fine, a volte bene e a volte male, ma anche la testardaggine che appunto ne consegue. Ahimè però, come lei, sono molto gelosa. Per fortuna, nella vita reale non sono arrivata a fare ciò che Ludovica ha realizzato in questi anni, anche se ammetto di essere estremante gelosa delle persone a cui tengo. Ogni tanto, quella vampata di gelosia che si vede in Ludovica, si manifesta spesso anche in me nella vita. Quindi sì, in quel caso, un po’ di Giulia c’è.

Nel gran finale di stagione de “Il Paradiso Delle Signore 4” ricordiamo che Ludovica, insieme alla mamma Flavia, ha lasciato Milano per trasferirsi a Parigi per nascondersi dalle maldicenze della gente e per fuggire dai pettegolezzi. Ludovica aveva infatti ingannato Riccardo Guarnieri, il suo grande amore. Aveva finto una gravidanza per sposarsi con l’uomo dei suoi sogni. Una volta, però, scoperta la verità e saltate di conseguenze le nozze, a Ludovica non è rimasto che lasciare in fretta la città lombarda e rifugiarsi a Parigi. Cosa ne pensa Lei di questo amore e dell’atteggiamento assunto da Ludovica Brancia Di Montalto?

Beh, devo dire che dopo tanti anni io tendo a "giustificare" un pochino Ludovica. Proprio, per come vi dicevo prima, essendo diventata un "alter ego", io oggi tendo a trovare sempre una spiegazione e un motivo plausibile per motivare le sue azioni. In realtà, e sarebbe strano il contrario, non posso negare che questo amore sia stato un sentimento unilaterale, non corrisposto e disperato. Successivamente questo è diventato un amore malato. La mia intenzione, infatti, sul finale della scorsa stagione, è stata proprio quella di raccontare come questo sentimento, a volte purtroppo, sfocia in un amore corrosivo, non solo per la persona amata, ma anche per l'amante. Secondo me, da questa situazione Ludovica ne è uscita a pezzi. Allo stesso modo, anche Riccardo, ne ha sofferto molto. A Ludovica, infatti, sono state frantumate tutte le sue certezze: lei ha sempre basato, soprattutto in quella fase della sua vita, la sua esistenza su una scala sociale e su uno schema ben preciso, che ovviamente dopo tutti i suoi trascorsi è venuto meno. Sicuramente io, da Giulia, non condivido questo atteggiamento di Ludovica, anche se in fondo tendo a giustificarla. Credo che quando si è veramente innamorati sia normale perdere un pochino l'obiettività di ciò che si fa. Solo in questo senso, io tendo sempre ad assolvere Ludovica.

Il cambiamento di Ludovica ed i suoi sentimenti

Durante la quinta stagione della soap, abbiamo visto una Ludovica diversa rispetto al suo passato. Ci appare molto più fragile e possiamo dire che sia meno “machiavellica”. Cosa ci può anticipare in merito a questo suo cambiamento?

Beh, come avevo già anticipato nella precedente domanda, in questa stagione della soap opera vi è un cambiamento di Ludovica. C'è stato, per la prima volta, un elemento di rottura nella vita e nelle convenzioni della giovane ereditiera. Io credo che Ludovica stia sortendo questo grandissimo cambiamento, perché, per la prima volta, lei ha "svestito" i panni di quello schema sociale a cui lei ha sempre creduto fortemente e che ha sempre ripetuto come se fosse un "mantra" sia a Cosimo che a Riccardo. Una volta, però, toccato il fondo, si è crepato il vaso. Per questo motivo la giovane ha abbandonato tutte le sue convenzioni e certezze. Avendo meno scudi e meno protezioni, ci appare più fragile. Nelle ultime puntate che sono andate in onda, si sta iniziando a svelare una Ludovica più vera. C'è stata anche una evoluzione caratteriale, ma per me, più che un cambiamento si è avuta la possibilità di rendere pubblica la vera Ludovica: una giovane ragazza che è sempre tenace, testarda, ma anche fragile. Lei si è vista sfuggire tutte le sue certezze, ma soprattutto si è sentita in pericolo e sola. In questa situazione di caos generale, finalmente, decide di rimboccarsi le maniche.

Il rapporto tra Ludovica e Marcello sta diventando, negli ultimi episodi, sempre più stretto. Il ragazzo, nelle ultime puntate de “ Il Paradiso” ha difeso con tutte le sue forze Ludovica per proteggerla dal “Mantovano”. È disposto a rischiare la sua vita pur di proteggere la donna e così, salvarla dalle terribili minacce e aggressioni di quell’uomo così pericoloso. Marcello e Ludovica però sembrano piacersi molto, oltre che condividere le stesse paure e lo stesso percorso. Ci può descrivere i sentimenti che Ludovica prova nei confronti del giovane Barbieri? Crede che a bloccare Ludovica sia l’estrazione sociale dell’uomo?

Io credo che la parola chiave per descrivere i sentimenti che Ludovica prova e che non sa fino in fondo di provare per Marcello sia "contrastanti". Il contrasto tra i due ragazzi è palese, sia per i loro caratteri che per l'estrazione sociale, ma anche per la loro vita vissuta. Marcello e Ludovica sono un po' sotto tanti aspetti "il giorno e la notte." Nonostante ciò, però, riescono a trovare, secondo me, un equilibrio molto solido. Ludovica non è ancora consapevole di provare un sentimento e un legame per il giovane Barbieri. La giovane Brancia, per anni, è stata convinta di provare un sentimento d'amore per Riccardo Guarnieri, ed essendo legata appunto da una sua convinzione, non ha mai provato la sensazione di nutrire un sentimento così naturale e spontaneo. Credo che Ludovica però si stia iniziando ad approcciare anche a questo. Sta facendo nascere, lentamente e dentro di sé, qualcosa che è inevitabile. Qualsiasi persona come Ludovica, nella sua stessa situazione, che stia facendo di tutto per cercare di ricostruirsi una vita, una reputazione e la sua posizione sociale, l'ultima cosa che si andrebbe a cercare sarebbe una relazione o un coinvolgimento clandestino con un ragazzo che lavora in Caffetteria. Però, credo che nelle ultime puntate che sono state trasmesse, ciò sia stato inevitabile e sia, di conseguenza, diventato un sentimento sincero. È una piccola fiammella.

Se potesse scrivere la sceneggiatura, cosa vorrebbe che accadesse al suo personaggio?

Da giovane donna del ventunesimo secolo, per quanto improbabile sia per un personaggio come Ludovica, vi direi che mi piacerebbe vedere Ludovica nel mondo del lavoro. Negli anni ‘60 non era scontato che una giovane donna lavorasse. Il lavoro in mano a una donna, in quegli anni veniva visto in un certo modo. Figuriamoci, quindi, un personaggio del rango di Ludovica, che mai e poi mai si sarebbe immaginata di lavorare né per esigenze né per necessità, men che meno che per diletto. Credo che questa possa essere una situazione che ci permetterebbe di vedere la vera rivoluzione di Ludovica, sia caratterialmente che concretamente.

Giulia Arena : 'Mi piace molto il personaggio di Rocco e quello di Salvatore'

Sappiamo che Lei è una grande fan de “Il Paradiso Delle Signore”. C’è un personaggio di questa bellissima soap opera che Lei ammira in modo particolare?

Mi dispiace dirlo, ma su questo io sono estremamente di parte. La mia faziosità mi porta a tifare per i siciliani. Io dal primo momento ho avuto un grande debole per i personaggi di Salvatore (Emanuel Caserio) e Rocco (Giancarlo Commare). Sono due personaggi che continuano a farmi divertire tantissimo e che trovo estremamente empatici. Io tifo per loro!

Il sogno nel cassetto di Giulia Arena

Quando pensa al Suo futuro cosa vede? Quali sono i suoi progetti?

Devo dire che l'aspetto più bello del mio mestiere è proprio quello che mi permette di approcciarmi, anche se relativamente, e per poco tempo, a realtà e progetti completamente diversi. Questo, come dicevo all'inizio dell'intervista, è uno degli aspetti che io più apprezzo e che più mi appaga. In realtà se avessi la possibilità di vedere il mio futuro, mi piacerebbe poter vedere un puzzle colorato ricco di progetti molto diversi da loro. Covid-19 permettendo, spero che la ripresa, soprattutto nel settore artistico, sia varia, colorata e con uno sguardo verso il futuro.