Scarlett Johansson e la Disney hanno trovato un accordo dopo che l'attrice di Black Widow aveva intentato causa all'azienda, accusandola di aver violato il contratto e di averle fatto perdere dei guadagni. Non si conoscono i dettagli dell'accordo, ma entrambe le parti si sono dette soddisfatte.
"Sono molto orgogliosa del lavoro fatto insieme negli anni e ho amato tantissimo la mia relazione creativa con la squadra" ha commentato Johansson. Sulla stessa lunghezza d'onda, anche il presidente degli Studios, Alan Bergman. "Sono molto lieto che si sia riusciti a raggiungere un comune accordo con Scarlett Johansson a proposito di Black Widow.
Apprezziamo il suo contributo al Marvel Cinematic Universe e non vediamo l'ora di lavorare insieme a nuovi progetti".
La causa
La vicenda risale a fine luglio, quando Scarlett Johansson intentava causa a Disney lamentando il mancato rispetto del suo contratto. In conseguenza di ciò, l'attrice ha affermato che l'azienda le ha fatto perdere ingenti guadagni, stimati intorno ai 50 milioni di dollari, che avrebbe ottenuto da bonus legati alla vendita dei biglietti in sala.
L'attrice lamentava la decisione da parte dell'azienda di aver fatto uscire contemporaneamente il film Black Widow (di cui è protagonista e produttrice esecutiva) contemporaneamente in sala e sulla piattaforma streaming Disney+.
In base al loro accordo, invece, la pellicola sarebbe dovuta uscire in esclusiva per 90-120 giorni in almeno 1200 sale cinematografiche prima di approdare su Disney+.
Le accuse
Immediata è stata la risposta della Disney alla causa intentata dalla Johansson. La casa di produzione ha puntato il dito contro Johansson, accusandola di "ignorare in maniera insensibile" le conseguenze della pandemia.
A sua volta Johansson, tramite i suoi legali, ha incolpato l'azienda di non aver rispettato il loro accordo con lo scopo di indirizzare gli spettatori verso il loro servizio di streaming e far così crescere il numero degli utenti. Gli avvocati dell'attrice hanno inoltre evidenziato come avessero richiesto a più riprese alla Disney di rinegoziare il contratto una volta stabilito che il film sarebbe uscito contemporaneamente al Cinema e su Disney+, ma l'azienda aveva sempre ignorato le loro richieste.
Il sostegno all'attrice
Subito, a favore di Scarlett Johansson, si sono schierati alcuni colleghi, tra cui Alec Baldwin, Elizabeth Olsen ed Emma Stone, (uscita in sala e su Disney+ anche lei quest'anno col film Disney, Cruella)
Molte anche le associazioni che hanno visto nella risposta della Disney dei contenuti di tipo sessista. Tra queste Time's Up, Women in Film e ReFrame hanno accusato la Disney di sessismo, per aver cercato di far sembrare Johansson insensibile solo perché chiede il rispetto del proprio contratto.
Fortunatamente, ora la causa tra Scarlett Johansson e la Disney sembra essersi felicemente risolta per entrambe le parti.