Britney Spears, che dal 2008 era vincolata alla tutela legale del padre e da mesi rivendicava il proprio desiderio di indipendenza, è finalmente libera.
La decisione del tribunale
Mercoledì 29 settembre, la giudice della Superior Court di Los Angeles, Brenda Penny, ha preso una storica decisione in quella che è stata una lunga battaglia legale tra la popostar Britney Spears e suo padre Jamie Spears. La giudice, infatti, dopo aver affermato che "la situazione è insostenibile" e che "riflette un ambiente tossico", ha richiesto la sospensione immediata di Jamie Spears dal suo ruolo di tutore legale della figlia.
Al posto di Jamie, la giudice ha nominato controllore temporaneo dei beni della cantante il revisore dei conti John Zabel. Beni che sembrano ammontare a una fortuna di 60 milioni di dollari. La giudice ha poi stabilito una nuova udienza il 12 novembre per discutere la fine della conservatorship.
Era stato l'avvocato di Britney, Matthew Rosengart, a chiedere alla giudice la sospensione di Jamie Spears dalla conservatorship, una tutela che durava ormai dal 2008. L'avvocato, che ha definito Jamie Spears "un uomo crudele, tossico e violento", ha affermato che intende far pagare all'uomo tutti gli abusi subiti da Britney "non solo negli ultimi 13 anni, ma sin da quando era bambina".
Esultanti i fan della cantante fuori dal tribunale e tutti i sostenitori del movimento #FreeBritney, di cui si è ampiamente discusso nel docu-film 'Framing Britney Spears'.
La conservatorship: che cos'è?
La conservatorship è uno strumento legale statunitense che prevede la nomina di un tutore per amministrare finanze e aspetti della vita privata di una persona ritenuta non in grado di badare a se stessa. Nel caso di Britney, la conservatorship esercitata dal padre su di lei è in vigore dal 2008 e si stima che abbia fatto guadagnare a Jamie Spears qualcosa come 130 mila dollari all'anno.
Dal momento che la conservatorship è uno strumento che si utilizza normalmente per tutelare persone anziane o dementi, la lunga durata di questa tutela nei confronti di Britney ha sollevato non pochi dubbi nei suoi fan tanto da portare alla nascita del movimento #FreeBritney.
I fan su Twitter con #FreeBritney
Sin da quando è stata resa effettiva la conservatorship nel 2008, molti fan si sono espressi negativamente sulla decisione, chiedendosi come fosse possibile per una donna, dichiarata affetta da malattie mentali, continuare a cantare e fare concerti.
Negli anni, hanno iniziato allora a puntare l'attenzione sul padre della popstar, sospettando che la tutela fosse solo una scusa per impossessarsi dei soldi della figlia.
Britney si è sempre espressa con affetto nei confronti del padre, in apparenza riconoscente. Solo negli ultimi mesi, la cantante ha deciso di uscire allo scoperto rivelando tutti gli abusi subiti dal genitore. Fino ad arrivare alla sua deposizione in tribunale, davanti al giudice Brenda Penny, il 23 giugno 2021. Per 24 minuti Britney ha rivendicato il proprio desiderio di libertà e autonomia, di poter tornare a guidare la macchina, uscire liberamente col proprio fidanzato e avere un figlio. Tutte cose che il padre non le permetteva.
Il caso non è ancora concluso, ma la possibilità per Britney di ritrovare la serenità si fa sempre più vicina e concreta.