Nel 2013 la cucina giapponese è diventata patrimonio dell'Unesco, comprende un'offerta variegata di piatti salati e dolci, e non è solo sushi, sashimi e ramen come si può pensare in occidente. Il cibo è un aspetto fondamentale per conoscere un paese ed il Giappone può vantare una cucina invidiata in tutto il mondo anche se non del tutto conosciuta per le sue pietanze. Durante un viaggio a Tokyo si trova di tutto a livello di cibo: ci sono negozi specializzati e prodotti italiani nei supermercati giapponesi. La cucina giapponese è di altissima qualità, i cibi vengono fritti ma soprattutto cucinati a vapore ed il riso sostituisce a tavola il nostro pane.
Tokyo anche pizza e pomodoro, la cucina giapponese
Ristoranti e pizzerie sono nella cucina giapponese di altissimo livello e non hanno nulla da invidiare all'Italia. Alcuni affermano di aver mangiato proprio a Tokyo la miglior pizza, che bisogna, però, essere pronti a pagare, qualità e prezzo vanno di pari passo. I supermercati giapponesi sono un mondo interessante e variegato, stranezze se ne vedono in quantità, come i KitKat da grigliare.
La qualità (e di conseguenza il costo) dei prodotti alimentari sono molto importanti in Giappone, perché sono uno status symbol: i supermercati da questo punto di vista sanno fare campagne di marketing ben mirate.
La colazione, la cucina giapponese
Per fare colazione nella cucina giapponese non bisogna pensare a cornetto e cappuccino.
In un classico ryokan vi potrebbero essere serviti una frittata giapponese (tamagoyaki), soffice dal retrogusto dolciastro, la zuppa di miso, riso con salsa di soia, prugna salata, (umebushi), pesce alla griglia o in brodo o ancora uova di salmone il tutto accompagnato da un buon tè d'orzo.
Per il turista poco propenso alle novità è comunque possibile trovare anche la classica colazione occidentale.
La curiosità per un italiano è che al ristorante non si prenota si prende un bigliettino da visita e si fa la fila che può durare anche due ore, si entra scalzi e per andare in bagno vengono date delle ciabatte monouso.
Shabu, shabu, yakiniku e shirataki, la cucina giapponese
In una pentola d'acqua bollente o meglio di brodo insaporito con l'alga kombu si cucinano varie verdure, la pentola è posta al centro del tavolo e i commensali intingono le fettine di wagyu (manzo) aromatizzate con delle salse.
Questo piatto si chiama shabu shabu ed il nome è un'onomatopea perchè ricorda il rumore che fa la carne quando viene immersa nel brodo, un classico piatto da mangiare in gruppo. Lo yakinuku è la carne alla griglia preparata grazie ad una piastra elettrica che si trova al centro del tavolo. Un piatto molto diffuso in Giappone che utilizza una varietà di carni dal manzo al maiale ma anche le interiora. Esistono anche altre versioni dello yakiniku come quelle di pollo, pesce o verdure. Nato come piatto nella seconda metà dell'Ottocento ha subito l'influsso della cultura coreana.
Gli shirataki sono, invece, spaghetti ottenuti dalla radice del konjac, una pianta diffusa in Giappone che si stanno diffondendo, ultimamente anche in Occidente, utilizzati per la loro assenza di glutine.
Sono diversi di sapore e consistenza dalla pasta, ma sicuramente ottimi e gustosi. Non mancano i dolci nella cucina giapponese, ricordiamo i dorayaki simili al pancake, una volta cotti vengono spalmati con l'anco (i fagioli azuki).