L'ikigai è un modo di concepire la vita, fa parte di una filosofia che è alla continua ricerca del benessere psico-fisico della persona. La curiosità è che anche nel kintsugi e nello shinrin-yoku ci sono alcuni aspetti della filosofia giapponese che insegnano a seguire percorsi che hanno come obiettivo il raggiungimento di una maggiore serenità e di un migliore appagamento emotivo. L'ikigai è inoltre ricerca della propria professione nel mondo, la mission è il benessere della persona.
La filosofia giapponese e l'ikigai, "una ragione per vivere"
Il termine giapponese ikigai nasce dall'unione di due parole iki (vivere) e gai (valore, ragione) che tradotto letteralmente significa il "valore della vita" o una "ragione per vivere".
L'obiettivo dell'ikigai è il raggiungimento di un esistenza più serena, attraverso un cambiamento ed una crescita personale. L'ikigai nella filosofia giapponese è ricerca di una vita appagante nonostante i suoi alti e bassi e sembra essere il concetto di un'evoluzione della medicina giapponese. Il benessere fisico nasce dall'avere uno scopo nella vita ed è influenzato dalla salute mentale ed emotiva. La psicologa giapponese Michiko Kumano, nel 2017, ha affermato che il benessere nasce praticando attività dalle quali si trae godimento, l'ikigai è dunque ricerca della propria mission, della propria professione. Contano le cose che ci piacciono, ciò in cui si è bravi, le cose per cui si può essere pagati, quello che il mondo vuole da noi.
L'ultima domanda è la più complessa, vuol dire capire cosa è utile a noi, agli altri ed anche al pianeta perchè diventi un posto migliore. Una filosofia del benessere ma anche dell'altruismo che ha come scopo la ricerca della propria mission nel mondo.
l kintsugi e l'ikigai , "riparare l'oro"
La filosofia del kintsugi, è un'antica tecnica di artigianato giapponese, nata nel XV secolo, che consiste nell'utilizzare un metallo prezioso per riunire i pezzi di un oggetto di ceramica rotto, dando vita ad nuova opera d'arte che non nasconde le crepe ma le evidenzia.
Letteralmente kintsugi significa "riparare l'oro", ma dietro la pratica artistica si cela il concetto di guarigione che è in sintonia con il concetto di benessere dell'ikigai.
È possibile crescere attraverso le esperienze dolorose, che mortificano ma ci rendono unici e preziosi. In occidente il dolore viene lenito dai farmaci o si tende a sostituire i vecchi oggetti con quelli nuovi e si lascia poco spazio al vuoto, all'attesa, all'elaborazione di lutti e separazioni.
L'arte del kintsugi ci insegna a capire il valore delle cose anche quando dobbiamo affrontare una rottura, un dolore, un sogno infranto. Gli avvenimenti della vita che vengono superati provocano delle ferite dentro di noi ma nella filosofia giapponese se adeguatamente elaborate ci rendono, più forti, unici e preziosi. In poche parole anche le esperienze negative accrescono il nostro valore. Il nuovo equilibrio raggiunto che si riaggancia anche al concetto di ikigai non potrà farci tornare come eravamo ma ci trasformerà in qualcosa di più bello internamente ed esternamente.
L'Ikigai e lo Shinrin-yoku, "il bagno nel bosco"
I ritmi frenetici, al giorno d'oggi, impediscono spesso di prendersi delle pause e questo atteggiamento può diventare nocivo per il corpo e per la mente, rovinando il benessere emotivo delle persone che è l'obiettivo dell'ikigai.
Staccare ogni tanto dalla routine quotidiana è doveroso. "La medicina della foresta", shinrin-yoku, significa "bagno nel bosco" ed educa all'ascolto dei suoni della foresta, alla capacità di respirare i profumi, a osservare luci e colori stabilendo un vero e proprio contatto con la terra. Essere in armonia con la natura significa riequilibrare il sistema nervoso, migliorare la capacità di concentrazione. Non bisogna essere per forza in una foresta, ma è sufficiente il parco o il giardino più vicino per sperimentare questa pratica, un ottimo antidoto allo stress della vita quotidiana.