Come una nuova Little Big Horn, quando il generale Custer perse contro Toro Seduto, gli indiani riescono con la loro perseveranza a vincere anche questa battaglia. Da aprile, difatti, gli indiani Sioux del Dakota ed altre tribù si sono unite per deviare, o addirittura fermare, la costruzione dell'oleodotto da 3,8 miliardi di dollari ordinata dalla Casa Bianca, che avrebbe dovuto passare per la loro riserva.
Gli indiani temevano che l'impianto inquinasse le acque e i loro prati (questione di cui Geronimo parlò secoli fa, ma sempre attuale). Le proteste sono state lunghe e dure ma alla fine, come in ogni film western, quando si tratta di territorialità e senso di unione, gli indiani danno sempre una lezione ai cowboy.
Ed anche stavolta, difatti, abbiamo visto con grande fermezza i pellerossa mettersi messi sul piede di guerra, fermandosi solo quando hanno vinto.
Duri scontri e vittoria indiana
Da mesi duravano gli scontri tra i nativi americani e l'Esercito USA. Niente pistole, fucili e frecce: stavolta a scontrarsi erano pietre da un lato, ed un'arma ancora peggiore per i bianchi dall'altro: getti d'acqua gelata, che nel North Dakota, a dicembre, stanno a significare toccare quasi gli zero gradi. Fortunatamente gli scontri non hanno lasciato scie di sangue, ma hanno favorito il dialogo tra i leader. Obama, ancora una volta, ha risolto la questione con il suo solito pacifismo. Prima di andare via, il presidente uscente ha ordinato il cessate il fuoco (in questo caso cessate l'acqua) ai soldati USA, che si sono ritirati dalla zona, lasciando così le terre dei pellerossa ai loro capi.
Questione atavica e problema imminente
La lotta per preservare queste terre continua da secoli e, nella tutela dell'ambiente, gli indiani hanno quasi sempre fatto meglio anche di Greenpeace. Ora però sorge un problema: il nuovo presidente statunitense. Fino a quando Obama è lì, la tutela dei pellerossa è la priorità. Ma come agirà il neoeletto Donald Trump? Questo è da vedersi: il tycoon ha dichiarato spesso che è dalla parte di Custer e che non vede di buon occhio Toro Seduto.
Allegorie, certo, ma al giorno d'oggi ci rendiamo sempre più conto di quanto la storia si ripeta, ed anche se cambiano le mode, i modi sono sempre gli stessi. Intanto gli indiani ora possono fumare il calumet della pace e godersi una vittoria storica contro l'esercito statunitense. Staremo a vedere cosa accadrà con Trump, e vi terremo aggiornati qualora dovessero giungere ulteriori notizie.