L'Arcidiocesi di Rio de Janeiro ha chiesto un indennizzo alla Rai che va dai 5 ai 7 milioni di euro per la pubblicità andata in onda in Italia in occasione dei Mondiali brasiliani.


Oggetto del contendere lo spot che ritrae la statua del Cristo Redentore con indosso la maglietta azzurra della nazionale italiana. Questo enorme monumento simbolo della città di Rio e di tutto il Brasile, è stata dichiarato nel 2007 una delle 7 meraviglie del mondo moderno: alto 38 metri rappresenta Gesù Cristo nell'atto di aprire le braccia. Situato sulla parte più alta del monte Corcovado, sovrasta la spiaggia di Copacabana.



Rivestire elettronicamente una statua di Cristo con la maglietta azzurra dell'Italia recante il numero 10 sulla schiena è da ritenersi pratica illegale per pubblicizzare i Mondiali di calcio: questa l'accusa dei brasiliani, che giudicano la mossa anche offensivo e non eticamente corretta.


Si suppone che la protesta da parte del Vescovo di Rio e la sua richiesta alla Rai di risarcimento danni, non sia dovuta solo all'oltraggio e al reato di blasfemia ma anche e soprattutto al fatto che la gigantesca statua prevede tutta una serie di diritti d'autore amministrati proprio dalla diocesi di Rio.



Una richiesta di soldi, quindi, beni materiali che non hanno niente a che fare con il sentimento religioso, anche se l'Arcidiocesi ha tenuto a precisare che il denaro servirà a finanziare opere caritatevoli.

Staremo a vedere come risponderà la Rai: intanto la pubblicità è stata ritirata e la squadra italiana eliminata. Se dovesse davvero pagare una multa così salata ci ritroveremo, forse, il prossimo anno, il Canone Tv raddoppiato?