Kantè, Drinkwater, Mahrez, Vardy. Non sono certamente nomi da dream team, ma sono gli uomini di Claudio Ranieri artefici della miracolosa stagione del Leicester City.Il ruolino di marcia dei Foxes è impressionante: 20 vittorie, 9 pareggi, e solo 3 sconfitte in campionato, la seconda classificata Tottenham è staccata di 7 punti, che non sembra avere una marcia regolare (8 punti nella ultime 6 giornate) e mancano soltanto 6 giornate alla fine della stagione.

Se dovesse risultare vincente sarebbe un traguardo storico: primo titolo nazionale da fissare in bacheca.

Alle Foxes restano da affrontare due trasferte difficili con United e Chelsea, due mediocri sfide interne con Everton e West ham e le più abbordabili Swansea e Sunderland.

I ruoli da protagonisti

Quella del Leicester è una favola a tuttotondo. Non solo squadra rivelazione, ma team di giocatori assolute rivelazioni. Non si può partire che da Jamie Vardy. Fresco di convocazioni nazionali e gol di tacco con il team inglese, quest’anno è nel tabellino dei marcatori secondo dietro solo l’insaziabile Kane del Tottenham. La sua storia è da brividi: lavorava in fabbrica visto che giocava da dilettante. Preso dai Foxes dalle serie minori, dopo due buoni anni di Championship, si sta affermando nel grande calcio.

Arrivato nel calcio che conta già maturo sta conquistando il ruolo che gli spetta a suon di gol. Grande stagione anche di N’Golo Kanté. Per caratteristiche ricorda molto Makelelé, ed è lo scudo davanti alla difesa della squadra. Instancabile motorino di centrocampo vanta poche stagioni in Ligue 2 francese e una sola nella massima serie francese.

Storia simile quella di Mahrez, l’esterno di Ranieri ha messo a segno ben 16 reti in Premier. Anche per lui passato da protagonista nella seconda serie col Le Havre. Ma il vero artefice del miracolo inglese è il coach Claudio Ranieri. Per l’italiano palmarès di tutto rispetto che non manca nei suoi eccessi di umiltà di esaltare i suoi: “sono ragazzi fantastici” ripete spesso.

Leicester squadra all'antica

La vittoria di questa squadra sarebbe la romantica rivendicazione di quanti amano questo sport e sono così nostalgici per il passato calcistico, lontano dalle logiche di mercato e investimenti ultramilionari. Il dato eccezionale di questa squadra è che sta maturando una vittoria nel campionato più ricco del mondo, dominato, ma solo economicamente, dai “big team” maggiori di Europa: Manchester United, il faraonico City che la scorsa estate ha speso più di 150 milioni di euro, il Chelsea di Roman Abramovich, primo dagli anni duemila a investire ingenti somme nel mercato, poi Arsenal, Liverpool. Per non parlare dei budget di cui dispongono questi club coi quali il Leicester non potrebbe neanche lontanamente reggere il confronto. In barba a quanti sostengono che nel calcio moderno la differenza la fanno spese e salari.