Il Las Palmas che vince a Valencia è di per sé una notizia. Se poi fra i quattro gol dei canari al Mestalla, c'è ne uno di Kevin Prince Boateng, il tema diventa ancora più sorprendente e per certi versi sfizioso. Reduce da un anno polemico al Milan con la moglie, Melissa Satta, che si è pubblicamente lamentata della gestione dello spogliatoio da parte di Mihajlovic e quindi del poco spazio riservato al marito, Boa sembrava perso per il grande calcio.

Boateng, alla riscossa alle Canarie

Si sposa. E poi che fa? Se lo chiedevano tutti gli addetti ai lavori dopo il matrimonio estivo con Melissa.

Al Milan non avevano preso in considerazione l'idea di prolungare con lui nonostante Kevin Prince fosse libero e svincolato. Questo è stato il momento in cui, zitto zitto, si è messo a cercare una squadra. La voglia e la fame di calcio c'erano ancora tutte, la famiglia era pronta a qualsiasi soluzione. Ecco il Las Palmas. Una squadra con un gran tifo e con discrete ambizioni, dopo l'undicesimo posto della #LIGA 2015-2016, quella allenata da Quique Setien. La vittoria per 4-2 a Valencia è uno di quei risultati che danno fiducia a tutto il gruppo e a tutto l'ambiente

Boa, l'incursore esploso nei Mondiali in Sudafrica

Kevin Prince Boateng si rivela al mondo del calcio con la Nazionale del Ghana ai Mondiali 2010 in Sudafrica.

Si fa notare per la sua esuberanza atletica e anche per la continuità con cui arriva a concludere a rete partendo da centrocampo. Lo nota il Milan che ne parla con il Genoa. Lo preleva il Club ligure dal Portsmouth per girarlo in prestito al Milan. Ma il prestito diventa bene presto una comproprietà e subito dopo lo Scudetto rossonero del 2011, un acquisto a titolo definitivo.

Sembra l'inizio di una carriera tutta milanista, invece due anni dopo le strade si dividono. Prince lascia il Milan in Champions League segnando 2 gol al PSV Eindhoven a San Siro e passa allo Schalke. Dopo due anni tutto sommato positivi, nel terzo ci sono frizioni fra Boateng e il Club tedesco. Torna al Milan ma non trova spazio. Il Las Palmas era, a questo punto, la dimensione giusta per un rilancio. Un segnale che Marco Borrielloha colto ed anche Balotelli e Cassano ad esempio dovrebbero capire a loro volta.