Nel caos che regna all'Inter in questi giorni esiste, forse, un unico nome che possa mettere d'accordo tutte le componenti (troppe a dir la verità) della società di corso Vittorio Emanuele per sostituire l'attuale tecnico olandese Frank De Boer. Si tratta di leonardo, già allenatore dei nerazzurri dal dicembre 2010 al maggio 2011 con cui ha ottenuto un 2° posto in campionato (rilevando la squadra allenata da Rafa Benitez all'8° posto con soli 23 punti) e vinto la Coppa Italia, ultimo trofeo conquistato dai nerazzurri cinque anni fa.

Una scelta logica

Fra tutte le soluzioni ipotizzate nelle ultime ore (Capello, Bielsa, Pioli, Guidolin, Mandorlini, Blanc e Zeman) quella del brasiliano appare la più logica e meno "dannosa" in prospettiva futura: con l'arrivo (sembra ormai certo) di Diego Pablo Simeone alla guida dell'Inter a partire dal giugno 2017, Leonardo potrebbe concludere la stagione in corso cercando di salvare il salvabile (attualmente la zona Champions League è distante ben 8 punti) per poi sedersi su una poltrona da dirigente e lasciare il posto all'attuale tecnico dell'Atletico Madrid. La soluzione Leonardo è sposata in pieno dall'ex presidente Massimo moratti, con cui ha lavorato cinque stagioni orsono, ed è probabile che anche il gruppo Suning spinga alla fine per questa decisione.

La squadra

Nel marasma generale creatosi all'Inter e attorno al "povero" De Boer, colpevole soltanto di aver accettato di allenare una rosa da lui non costruita e per di più solamente lo scorso 8 agosto, i nerazzurri scenderanno in campo domani sera al "Meazza" di San Siro contro il Torino, quinta forza del campionato e attualmente una delle squadre più in forma del torneo.

Inutile ribadire l'importanza della gara e la necessità per Miranda e compagni di vincere a tutti i costi per allontanarsi dalla zona retrocessione, anche se l'attenzione sembra tutta essere rivolta al destino di De Boer e al suo probabile successore. Un altro k.o. sarebbe letale non soltanto per il tecnico, ma anche per le ambizioni della società.