Continua la sbornia scudetto per l'Inter alimentata nelle ultime ore dalle parole di Javier Zanetti, vicepresidente del club, intervistato da Radio TV Serie A. Una seconda stella, quella raccontata dall'ex capitano nerazzurro, cercata, voluta e a lungo sognata. Mai però in un nessun momento è stata un'ossessione: "Non fa parte dei nostri valori, non è mai stata un'ossessione".
Javier Zanetti sulla festa scudetto dell'Inter
Il vicepresidente dell'Inter Javier Zanetti ha poi descritto la festa scudetto come un momento emozionante e significativo: "Ho visto famiglie, donne, bambini, una grande emozione.
Per me l'Inter è la mia famiglia".
"Sapevamo di avere una squadra forte - ha proseguito nell'analisi dell'annata - volevamo questa stella, non ci siamo mai nascosti, che fossimo una squadra forte andava però dimostrato sul campo. Abbiamo sempre giocato bene facendo divertire i nostri tifosi, ci sono stati dei momenti di difficoltà durante le partite, è normale, ma abbiamo sempre giocato al meglio. Gennaio è stato il mese decisivo: c'era tanta stanchezza ma quel filotto di vittorie ci ha permesso di allungare".
'Simone Inzaghi un condottiero'
Zanetti ha poi elogiato la gestione di Simone Inzaghi, sottolineando la sua capacità di mantenere la calma e la determinazione durante i momenti difficili della stagione: "Ci sono stati dei momenti di difficoltà ma non possiamo voltare le spalle all'allenatore al primo problema.
Ogni vittoria nasce dalle difficoltà, perchè lì nasce una resilienza che poi ti porta a vincere".
E poi ancora: "Inzaghi è nella famiglia dell'Inter, è una persona diversa da Mourinho che aveva grande personalità, entrambi sono due condottieri, Simone ci porterà ancora a tanti successi. Non siamo neanche a metà del ciclo".
In chiusura, un particolare cenno Zanetti l'ha dedicato a Pavard, Sommer, Frattesi ed Hakan Calhanoglu: "Grandissima personalità, un trascinatore - ha detto del turco ex Milan - uno di quelli che meritava di vincere questo campionato così".
Le dichiarazioni alla Rai di Beppe Marotta
Anche il direttore generale dell'Inter Giuseppe Marotta è stato di recente intervistato dalla Rai manifestando la grande soddisfazione per lo scudetto appena conquistato, il 20esimo nella storia del club: "Noi all’Inter abbiamo il nostro modello: per vincere bisogna avere competenza e valori importanti come la cultura della vittoria e non avere paura di dichiarare le ambizioni. Non è arroganza, ma ambizione trasparente: sono questi i concetti che vanno sviluppati".