Partire forte per sfruttare l’entusiasmo che si è creato, mettere presto in cascina i punti che servono per salvarsi. E poi sognare, essendo anche pronti a farlo fino alla fine. Di solito è questa la ricetta vincente di una neopromossa. A prescindere dalle categorie, gli esempi, in particolare quelli recenti, abbondano di formazioni che, in Serie B o nella ex Lega Pro, hanno saputo sfruttare l’abbrivio di una festa recente per metterne in preventivo un’altra e centrarla. Solo nell’ultima stagione calcistica è successo ben quattro volte, con Benevento e Spal in B e con Venezia e Parma in Lega Pro e chissà che tra le future “candidate” al ruolo non ci sia la Triestina.

Avanti, Unione

Abbiamo seguito il percorso dell’Unione verso il ritorno tra i professionisti, agguantato dopo 5 anni grazie al ripescaggio. Di disavventure societarie l’Alabarda ne ha avute tante e pure tecniche, passando in due anni dalla lotta salvezza in D ad un campionato d’avanguardia, chiuso solo alle spalle del Mestre. Ma il playoff vinto, anzi pareggiato contro la Virtus Vecomp, ha permesso, insieme alla propria storia, di collocarsi in seconda posizione nella classifica dei ripescaggi dietro il Ciliverghe Mazzano, che ha rinunciato. Ecco allora spalancarsi le porte della Serie C per una Triestina che non ha certo avuto difficoltà nel reperire i fondi per completare la procedura di ripescaggio, versando quasi un milione tra tasse e fidejussioni.

E allora che festa sia, con il via alla campagna abbonamenti, previsto per il 16 agosto, e con la Festa dell'Orgoglio Alabardato, tra il 24 e il 26, alla vigilia del debutto in campionato. E non è finita, perché le prime mosse di mercato sembrano preludere a un campionato da protagonista. L'Alabarda è stata l'unica squadra ripescata per formare la Serie C a 56 squadre: inserita nel girone B, i biancorossi sembrano avere tutto per stupire.

Triestina, che mercato

In ordine sparso, come non sognare con nomi come quelli di Beppe Sannino in panchina e di Rachid Arma in attacco, subito protagonista nella trasferta di Pescara in Coppa Italia, una notte di gala che al di là della sconfitta per 5-3 ha confermato la bontà dell'organico del tecnico di Ottaviano. Per non parlare del centrocampista Alberto Acquadro, ultimo acquisto in ordine cronologico prima del ripescaggio, e delle ultime voci che danno vicino alla maglia biancorossa l’idolo di casa Luca Forte, triestino doc perso proprio dopo il fallimento, o Pippo Porcari, uno che di promozioni se ne intende.

Insomma, vietato nascondersi, anche perché la società non sta facendo mancare sforzi neppure per il settore giovanile, come dimostrato dalla scelta di mettere sotto contratto Morgan Pedretti, il giovanissimo portiere classe 2002 che avevamo già conosciuto, reduce dal fallimento del Latina e quindi svincolato: Morgan, che non è ancora seguito da un agente, ha scelto di ripartire dal calmo ambiente triestino, ma non sono mancati interessamenti di squadre di categoria superiore. Vietato nascondersi, insomma, se qualcuno non lo avesse già fatto. Tipo il direttore sportivo Mauro Milanese, più che cauto a tre settimane dal via del campionato: l’ex terzino di Napoli e Inter ha parlato della volontà di mantenere la categoria dopo tutti gli sforzi fatti. Obiettivo salvezza facile, quindi. Ma sapendo che la zona playoff è ampissima e che il centro classifica in Lega Pro non esiste…