L'Inter, per il momento, si gode le Coppe Europee da spettatrice e c'è l'augurio che possa trattarsi di una condizione momentanea, dato che già nella prossima stagione si conta di tornare a banchettare con le grandi del calcio del Vecchio Continente. Quello della banda di Spalletti viene considerato un anno di transizione in cui non è richiesto di duellare per il primato in Serie A, ma ci si pone come obiettivo quello di agguantare un posto nella prossima Champions League. C'è chi, però, è ancora ufficialmente un calciatore dell'Inter e calcherà ugualmente il maggiore palcoscenico del calcio europeo, seppur con un'altra maglia e attraverso un club in cui è in prestito.

Inter: l'ex in campo in Champions

L'esordio con la nuova squadra non è ancora arrivato, ma c'è la sensazione che il suo momento possa scattare da qui a breve.

Magari nel più prestigioso torneo per club. Si tratta, infatti, del destino che sembra attendere Gabigol che, da qualche settimana, è stato prestato al Benfica, squadra che si avvale della collaborazione interista nel pagamento dell'ingaggio. La sua prima apparizione con il club lusitano potrebbe avvenire nel match di Champions League contro il Cska, un momento che se dovesse arrivare segnerebbe anche il battesimo in campo europeo dato che con l'Inter non ha disputato neanche un minuto di Europa League. Dall'ambiente portoghese filtrano indiscrezioni secondo cui il tecnico attuale abbia imposto un po' a tutti non chiamarlo Gabigol, ma Gabriel Garbosa. Una scelta che potrebbe essere finalizzata a responsabilizzare un calciatore che è chiamato ritrovare se stesso e tutto il talento che aveva dimostrato in Brasile, scomparso come per magia nella sua prima ed unica stagione in Italia.

Inter: l'idea di Spalletti

Sono diversi i calciatori che Luciano Spaletti ha preteso di mantenere all'interno della rosa dell'Inter, poiché crede fortemente nel loro rilancio ed è pronto a scommettere che torneranno ad essere calciatori funzionali al progetto dei nerazzurri. Per quanto riguarda Gabigol il tecnico di Certaldo avrebbe espresso al diretto interessato l'impossibilità a concedergli lo spazio di cui avrebbe avuto bisogno, ma non perchè non credesse in lui.

Secondo il trainer toscano, infatti, il talento del giovane brasiliano è indiscutibile, ma per maturare avrebbe avuto bisogno di di un'esperienza che gli avrebbe consentito di giocare con continuità. Ed al Benfica tutti si augurano che possa essere così.