Dopo nove giornate di campionato, la panchina di Vincenzo Montella al Milan è in bilico. I rossoneri stanno stentando sia dal punto di vista del gioco che da quello dei risultati. In questo modo l'obiettivo stagionale, la qualificazione alla prossima Champions League, rischia di svanire. Disputare la massima competizione europea è fondamentale anche per il bilancio economico e finanziario della nuova società milanista. Marco Fassone ha chiaramente ribadito che in caso di mancato raggiungimento dell'obiettivo stagionale, saranno ceduti almeno due big, con Donnarumma in pole position.

Ecco perché se Montella non porterà subito risultati sarà esonerato.

I nomi per la panchina

Il Milan deve tornare a vincere al più presto e se non ci riuscirà Montella, la società sceglierà il sostituto. In realtà l'assenza di valide alternative ha di fatto confermato l'aeroplanino sulla panchina milanista ma è sicuramente una fiducia a termine. Il profilo che più piace in quel di Milanello è quello di Carlo Ancelotti. L'ex allenatore del Bayern Monaco è libero, ma difficilmente accetterebbe la panchina rossonera anche perché sembra voler rimanere a riposo fino al termine della stagione. Discorso identico per Luis Enrique: l'ex tecnico del Barcellona ha dichiarato di volersi prendere un anno sabbatico.

I nomi accostati al Milan sono parecchi ma chi per un motivo, chi per un altro, non convincono i dirigenti Fassone e Mirabelli. Piacciono Tuchel, Van Basten, Petkovic e Blanc dall'estero, Guidolin ed Oddo in Italia ma la rosa dei nomi sembra restringersi a tre indiziati principali. In estate è stato sondato Paulo Sousa, che conosce bene il calcio italiano e che piace per qualità e caratura internazionale, ma soprattutto perché è un tecnico giovane.

In lista c'è poi Walter Mazzarri, che ha una corsia preferenziale perché molto vicino a Marco Fassone, mentre il nome più concreto sembra essere quello di Gennaro Gattuso. L'attuale allenatore della Primavera rossonera, dopo un avvio di stagione ricco di stenti, ha centrato quattro vittorie consecutive. La grinta dell'ex numero 8 rossonero e l'attaccamento alla maglia, potrebbero essere le caratteristiche adatte al rilancio del Milan.

La clamorosa idea

Una pista da non scartare è quella che porta al vero sogno rossonero: Antonio Conte. I rapporti tra l'ex allenatore della Juventus, la società londinese del Chelsea ed i giocatori, sembra essere ai ferri corti. Nel caso in cui la tensione non venga smaltita, il tecnico leccese potrebbe essere esonerato e quindi diventare libero di affrontare una nuova sfida. Le difficoltà piacciono molto a Conte e la panchina del Milan potrebbe essere un progetto affascinante da abbracciare.