Anche l'India si è lanciata nel business mondiale mettendo sul mercato uno smartphone che, oltre ad avere le qualità dei cellulari che ben conosciamo, ha il pregio di essere stata annunciata la sua vendita al prezzo irrisorio di circa tre euro. Questa notizia sta mettendo scompiglio tra le mura dei grossi colossi indiani produttori di Smartphone, che valutando il timore di un crollo totale delle proprie vendite e il riversamento in massa della popolazione su questo nuovo allettante prodotto, hanno reagito a questa notizia chiedendo un'inchiesta al Governo per controllare la veridicità dell'informazione e indagare su quali possano essere gli strani 'sotterfugi' che gli permettono di immettere sul mercato un prodotto con delle caratteristiche non accessibili a tutti.

Così ci si ritrova a chiedere cos'è che permette a questa società di svendere il suo smartphone. Obiettivo irrealizzabile per la Indian Cellular Association (associazione produttori indiani), che insiste evidenziando l'impossibilità dell'azienda alla produzione perché andrebbe in perdita per via dell'incredibile 'stracciata svendita'.

La rivoluzione Media e Social Network

La notizia è talmente importante per il mercato indiano che ha messo in subbuglio anche i Media e i social network del continente con l'astag freedom251;denominazione data,allo smartphone 'inquisito', dall'azienda (Ringing Bells) che lo ha prodotto e che lo sta lanciando prepotentemente sul mercato. La reazione dei Media è talmente invasiva che sembrerebbe essere stata messa in atto una controffensiva per distruggere la credibilità di questa azienda e della sua stessa informazione, e le indagini che mirano a spiegare il basso costo di questo smartphone,sono alquanto buie e si rivolgono alla possibilità della Ringing Bells di avere realmente la possibilità materiale di costruire un prodotto commerciale e la sua vendita a un prezzo inferiore alle 500 rupie (equivalenti a sei euro e 50 nel nostro Paese).

Queste aspettative sono comunque state confermate dall'esplosivo lancio e dalla vendita del prodotto promesso al prezzo dimezzato di 251 rupie.

Costo della vita indiana

Clamoroso verdetto sull'uscita e il suo costo, lo analizziamo con le 251 rupie che equivalgono al guadagno medio giornaliero di un operaio indiano e che questi, con un solo giorno di lavoro, riuscirebbe a portarsi a casa uno smartphone di ultima generazione.

Le caratteristiche del Freedom251, messo attualmente in vendita 'regalo' a questo 'impossibile' prezzo sono: smartphone 3G con schermo touch 4", processore quadcore 1,3 GHZ su sistema Android Lollypot 5.1, ram 1G e 8G di memoria, telecamera 3,2 megapixel retro e davanti 0,3. Con questi dati, se facciamo il paragone con il potere d'acquisto della nostra Italia, per poter entrare in possesso di uno smartphone con le stesse caratteristiche si ha bisogno poco meno dello stipendio di un mese.

Ciò evidenzia i guadagni spropositati che hanno le multinazionali produttrici di smartphone rispetto alla Riging Bells indiana, che non si capisce il motivo per la quale sta 'svendendo' un prodotto che dovrebbe costare in India 2700 rupie (35 euro nella nostra moneta); prezzo che equiparerebbe il suo acquisto a un nostro mese di lavoro. I misteri sono comunque tanti e già si segnala la manomissione del marchio Adcom sulla scocca del telefonino alla quale la Ringing Bells ha risposto essere provvisoria e che presto avrà le sue. In attesa di sapere cosa succederà attendiamo che Freedom251 sbarchi anche in Italia.