L’Europa presa dai problemi con Siria e Russia non presta attenzione a una guerra sanguinaria che sta avvenendo in Yemen. Tale conflitto non è stato autorizzato dalle Nazioni Unite e vede l’Arabia Saudita a capo di una coalizione che attacca il piccolo paese della penisola araba.

Cause e conseguenze della guerra.

Il monarca arabo Al Saudha intrapreso questa guerra con lo scopo di far tornare al potere nello stato vicino l’amico Abdu Rabu Mansur Hadi. In principio si credeva ad una sorta di guerra lampo considerando la disparità delle forze in campo, ma dopo più di un anno di conflitto si è dimostrato che il potere e la forza militare del piccolo stato sono riuscite a reggere lo scontro.

Questa guerra però ha già causato più di 6.000 vittime civilie varie organizzazioni internazionali hanno denunciato in diverse occasioni le violazioni dei diritti umani da parte degli invasori. I bombardamenti sauditi hanno colpito scuole e ospedali provocando la morte di moltissimi bambini. La crudeltà di questa guerra ha portato il Parlamento europeo a stabilire un embargo armamentistico nei confronti delle coalizioni arabe a febbraio di quest’anno.

La procura di Bresciaprende l'iniziativa

Il giorno 15 di ottobre la procura di Brescia ha deciso di aprire un’indagine sulla multinazionale tedesca RYM con uno stabilimento situato in Sardegna. Secondo le ipotesi che si stanno verificando diverse ditte italiane starebbero fornendo a questa impresa le armi, che tramite canali ancora da chiarire stanno arrivando in Arabia.

Dalle analisi della documentazioni presentate il magistrato Fabio Salamone ha trovato una chiara responsabilità italiana relative ad almeno sei forniture fatte all’ impresa sarda e una in Riad. Varie associazioni hanno dichiarato l’appoggio a questa decisione della procura perché potrebbe fermare una rete di commercio internazionale d’armi e si sono messi a disposizione dei magistrati.

L’osservatorio sulle armi Opal di Brescia ha dichiarato tramite il suo portavoce Giorgio Beretta che in Yemen si sono ritrovate varie bombe inesplose MK84 e Blu109 di chiara produzione italiana e fa notare come il nostro ministero degli esteri non abbia mai smentito le informazioni relative a ordigni italiani da parte delle forze saudite.