Nel 2007 la famiglia Cuisner aveva partecipato ad un bando di concorso indetto dal governo francese per ripopolare l'isola deserta di Quéménés, Kemenez in lingua bretone. Al loro approdo, 10 anni fa, Soizic e David erano circondati da animali selvatici ed avevano a disposizione l'unica abitazione presente sull'isola: una casa diroccata senza acqua, luce, gas e, quindi, senza alcuna fonte di riscaldamento. L'isola, situata nei dintorni di Le Conquet, Finistére, è un luogo disabitato, lungo quasi un chilometro e mezzo e largo circa 400 metri, eroso dalle tempeste dell'Oceano Atlantico e privo di alcun collegamento con la terraferma.

La giovane coppia, vincendo il bando di concorso per ripopolare e conservare il litorale, si era impegnata con il governo a restare sull'isola deserta per 9 anni, ma in realtà la permanenza è durata un anno in più, ben 10 anni.

L'esperimento

L'esperimento è riuscito. I lunghi inverni bui e ventosi sono terminati ed è arrivato il momento di lasciar spazio, sull'isola, ad un'altra famiglia. David (oggi 40enne) e Soizic (34enne) durante i lunghi anni di permanenza a Quéménés hanno avuto due figli, Chloè e Jules rispettivamente di 7 e 5 anni, abituati a frequentare ed a giocare solo ed esclusivamente con gli animali ed a mangiare alghe al posto delle caramelle. Sull'isola non ci sono scuole, né ospedali: per questo motivo i Cuisnier hanno deciso che per loro è giunto il momento di interrompere quest'esperienza, soprattutto per rispettare le esigenze dei due bambini.

L'Ente di conservazione del litorale ha così pubblicato un nuovo bando di concorso che scadeva martedì scorso alle ore 18:00: a fine ottobre la commissione valuterà le trenta domande pervenute e sceglierà i successori dei Cuisnier. La nuova coppia, come la precedente famiglia, dovrà tutelare gli animali dell'isola, preservarne la vegetazione e dovrà portare avanti le attività avviate dai coniugi francesi: la coltivazione di patate ed alghe ed il "bed and breakfast" dotato di 3 camere per accogliere i "turisti" dell'isola.

Durante le belle stagioni i Cuisnier, infatti, sono riusciti ad ospitare a pagamento centinaia di persone che, come loro, cercavano la solitudine.

Hanno sicuramente vissuto un'inusuale esperienza i coniugi Cuisnier ed hanno personalmente dichiarato di aver passato anche dei momenti difficili. Tuttavia, nonostante l'isola fosse completamente selvaggia e molto poco accogliente al loro arrivo, si ritengono soddisfatti per essere riusciti a trasformare Quéménéc in un luogo quasi "ospitale".

Appena sbarcati sull'isola, si sono subito dedicati alla ristrutturazione della loro abitazione, tenuta in piedi da assi di legno erosi dalle onde dell'oceano e ricavati, nel tempo, dai naufragi delle navi.