La mobilità urbana è in continua evoluzione, le grandi città sono sempre più al punto definito overshoot per ciò che concerne il carico di traffico da assorbire. Recentemente ne hanno parlato a Pesaro agli 'Stati generali della mobilità nuova' coloro che quotidianamente si occupano di mobilità sostenibile. Ma non bastano rapporti e documentazioni per sensibilizzare i cittadini al rispetto dei ciclisti, delle regole e in senso lato dell'ambiente. Alcune azioni testimoniano ancora come la coscienza ambientale e il rispetto per chi usa mezzi definiti deboli nel traffico, siano ancora un lontano miraggio.
Piazzate telecamere finte sulla ciclabile della galleria Quattro Giornate
I fatti testimoniano un grande problema di convivenza tra ciclisti, motociclisti e il traffico caotico di Napoli. Siamo a Fuorigrotta in una zona della città al alto livello di traffico, per l'attraversamento della Galleria Quattro Giornate, era stata costruita una pista ciclabile per favorire la sicurezza dei ciclisti in galleria.
Improvvisamente nella notte di qualche giorno fa sul lato di via Caio Duilio, all'ingresso del tunnel sono comparse videocamere puntate verso l'imbocco della ciclabile, con tanto di segnaletica 'Area Videosorvegliata'.
Le telecamere ovviamente finte, sono state poste per un problema molto sentito dai ciclisti partenopei. Molti motociclisti in sella a potenti scooter per eludere le code che vanno formandosi in galleria scelgono di utilizzare la pista ciclabile.
Purtroppo il fenomeno oltre che antipatico nei confronti dei ciclisti si è subito diffuso, tanto da farla diventare una 'pista motociclistica' anziché dedicata a chi si sposta sulle due ruote.
Un gesto per denunciare all'amministrazione un problema irrisolto
Se negli USA sono nati movimenti di protesta con dissuasori umani, qui a Napoli hanno pensato quindi alle videocamere finte. Nessuno sa chi le abbia installate, molti sono i movimenti di attivisti a tutela delle due ruote ma nessuno si sbilancia. Sul quotidiano La Repubblica nella cronaca locale, il presidente di Napoli Pedala Luca Simeone, dichiara: 'Non abbiamo idea di chi possa essere stato a piazzare quelle telecamere, ma da parte nostra c’è la massima stima e complicità con gli ha pensato di richiamare l’attenzione sui rischi per l’attraversamento della ciclabile in galleria'.
Il segnale verso l'amministrazione si spera sia arrivato forte e chiaro, non è ammissibile una simile situazione di pericolo su una pista ciclabile che collega il lungomare con la zona occidentale, molto utilizzata nel periodo estivo. Vedremo nei prossimi giorni se verrà smascherato l'attivista notturno a difesa della pista ciclabile.