Colpita in pieno dall’auto guidata dal nipote (che poi si è dato alla fuga) mentre passeggiava con le amiche lungo la strada che porta a Terresoli, a circa quattro chilometri dal paese di Santadi, in provincia di cagliari. È morta così Teresa Senis, 73 anni - originaria di Santadi - nella notte tra giovedì e venerdì. Il nipote, Renato Arceri, 53 anni, bracciante agricolo - dopo una breve fuga interrotta dai militari – è stato arrestato dai Carabinieri con la pesante accusa di omicidio stradale. Sul luogo del terribile accadimento sono intervenuti immediatamente i Carabinieri di Santadi e i colleghi del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Carbonia che in meno che non si dica hanno trovato il colpevole di questo increscioso episodio.

L’uomo – in evidente stato confusionale – è stato sottoposto anche all’alcol test ma si dovranno attendere ancora alcuni giorni per i risultati certi. Il corpo della povera donna è stato restituito ai familiari. Sulla statale che porta a Terresoli è intervenuta anche un’ambulanza del 118 che però nulla ha potuto fare.

Una tragica fatalità?

Secondo quanto ricostruito dai Carabinieri intervenuti per primi sul luogo dell’incidente l’autovettura guidata da Renato Arceri – un’Alfa Romeo GT – stava percorrendo la strada che porta a Terresoli, in direzione di Santadi. Quando – improvvisamente e molto probabilmente confuso dal buio – l'uomo avrebbe colpito in pieno la povera zia che passeggiava con le amiche lungo il bordo della strada.

L’uomo – spaventato e confuso – invece di fermarsi a prestare soccorso avrebbe pero accelerato e si sarebbe dato alla fuga. Per poi nascondere l’automobile all’interno della sua abitazione e far perdere le sue tracce.

Le ricerche dei Carabinieri

I Carabinieri della vicina Stazione di Santadi - dopo aver ricostruito l’accaduto – si sono messi subito alla ricerca del presunto pirata della strada.

E hanno concentrato la loro attenzione in particolare sulle automobili che transitavano e sostavano in quella zona. Durante il controllo - proprio a pochi chilometri dal luogo dell’incidente – hanno fatto bingo. All’interno di un’abitazione – tra l’altro di proprietà appunto del figlio di un fratello della donna (l’Arceri appunto) hanno infatti trovato un'Alfa Romeo GT nera che sulla carrozzeria portava i segni di una collisione da poco procurata.

Dopo i controlli si è scoperto che con tutta probabilità era stato proprio lui a colpire la zia e a darsi alla fuga. L’uomo – che già nel 2007 era finito nei guai per un altro incidente – a quel punto è stato arrestato dai Carabinieri e avrebbe ammesso le sue colpe.