Sotto choc l'Ospedale civile di Cattolica per un grave e odioso episodio di abusi sessuali di cui si è reso responsabile un dipendente, approfittando della stato di totale impotenza di una paziente. Ieri, all'alba, i carabinieri della compagnia di Riccione hanno arrestato nella sua abitazione un operatore socio sanitario 66enne di origine foggiane ma residente con la famiglia a Cattolica, responsabile il mese scorso di un episodio di violenza sessuale ai danni di una giovane paziente straniera ppena uscita dalla sala operatoria.

Abusata all'uscita dalla sala operatoria

A un barelliere dell'ospedale civile di Cattolica è stata notificata questa mattina la misura della custodia cautelare agli arresti domiciliari con l'accusa di violenza sessuale aggravata dall'incapacità della vittima di difendersi. Lo scorso 18 settembre ha violentato una paziente appena uscita dalla sala operatoria dopo un intervento chirurgico subito dopo il risveglio dall'anestesia. A denunciare l'uomo è stata la stessa paziente, una bengalese 25enne, che ha riferito di essere stata palpeggiata nelle parti intime nella cosiddetta "stanza del risveglio", accanto alla sala operatoria. La paziente non è riuscta ad opporre resistenza perché, pur essendo cosciente era intontita e resa inerme dall'effetto dei farmaci.

Gli spregevoli abusi sono poi continuati nell'ascensore durante il trasporto nella stanza nel reparto in cui era ricoverata.

Il racconto stentato alle altre degenti

"Old man, bad man", "è stato un uomo vecchio e cattivo": confusa, ancora annebbiata dalla condizione post operatoria, sconvolta da quello che le era appena accaduto, con poche parole in inglese, la bengalese, scoppiata poi in un pianto inarrestabile, ha segnalato la violenza immediatamente alle altre degenti, le sue compagne di stanza che hanno cercato di consolarla.

Poche parole, ma cruciali elementi identificativi, oltre alla descrizione del colore del camice indossato dall'uomo, hanno permesso di individuarne la mansione e identificarlo. Le altre degenti, allora, hanno segnalato la violenza agli operatori sanitari, prima, e alla direzione sanitaria, poi, che ha avviato un'indagine interna.

Contemporaneamente, il marito della giovane donna, ha presentato denuncia ai carabinieri.

'Longa manus'

L'indagine denominata 'Longa manus' e condotta sotto la direzione della procura della Repubblica di Rimini, è stata rapida ed efficace grazie alla descrizione esatta che era stata fatta dalla povera bengalese, vittima della vile violenza sessuale. Il magistrato ha poi chiesto e ottenuto dal gip un'ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari per il barelliere, in attesa del processo.