Della vicenda dello stupro di Rimini ce ne ricordiamo tutti come uno degli stupri più violenti degli ultimi anni. L'efferatezza e la freddezza con la quale quella giovane ragazza polacca è stata stuprata hanno lasciato tutti sconvolti, erano in 4 quella sera e hanno abusato di lei a turno. Il tutto davanti agli occhi dell'impotente fidanzato colpito a calci e pugni dalla banda.

Uno dei complici minorenni è stato picchiato in carcere

Tra gli stupratori di Rimini l'unico maggiorenne era Guerlin Butungu, gli altri tre minorenni lo hanno seguito in questa follia.

Uno di loro, il 15enne, è detenuto presso un carcere minorile Pratello di Bologna con l'accusa di essere stato un complice di Butungu. Inizialmente in isolamento, il giovane è stato fatto uscire e inserito nella comunità carceraria dove però è stato aggredito e ferito. Ancora non sono chiare le dinamiche del pestaggio, ma sembra che il giovane abbia partecipato a una rissa con un altro detenuto, anch'egli rimasto contuso. Dunque il movente della rissa è ancora da stabilire, anche se in molti pensano che si tratti di una resa dei conti dovuta a un codice carcerario non scritto: una giustizia fai da te che punisce i detenuti colpevoli di abusi sessuali ad opera degli altri detenuti. Una regola informale ma trasversale sia negli istituti per maggiorenni che in quelli minorili.

Il ragazzino ha riportato evidenti ferite al volto, dovute a calci e pugni. Il 15enne non conferma l'ipotesi dell'aggressione, ma sostiene che sia stata una scazzottata tra ragazzi dove ci sono stati morsi e colpi con manici di scopa. Il tutto è ancora da verificare, sul caso sta indagando la procura dei minori di Bologna. Principalmente è ancora da appurare se il ragazzo che ha aggredito il complice di Butungu abbia agito da solo o in associazione con qualcun altro.

30.000 Euro donati da un'associazione

La Fondazione Lucarelli, presieduta dallo scrittore Carlo Lucarelli, ha deciso che devolverà alle vittime dello stupro la somma di 30.000 Euro. I turisti polacchi e la trans peruviana riceveranno in donazione questa somma in quanto "hanno riportato pesanti traumi sia sul piano fisico, psicologico ed emotivo".

L'associazione ha fatto sapere che questo denaro servirà alle vittime per pagare le cure e le terapie che serviranno a riprendersi da quell'orrenda vicenda, anche se i soldi non potranno mai cancellare la violenza subita.