Se n'è andato nella sua città, Milano, da dove tutto era partito. O quasi. L'avventura di gualtiero marchesi in cucina era iniziata, in verità, qualche chilometro più a Sud, in provincia di Pavia. Figlio di una famiglia di ristoratori, aveva mosso i suoi primi passi a Parigi prima di tornare in Lombardia a fine degli anni '70. La sua storia è nota a tutti: ottenne le ambitissime tre stelle Michelin, prima di restituirle polemicamente: 'Il lavoro di un cuoco in cucina - disse - non si può valutare solo da un numero'. E' morto oggi, a 87 anni, stroncato da un malore, ma nell'affetto della sua famiglia.

Morte Marchesi, il ricordo degli amici e dei fans

Alla notizia della morte, l'hashtag #GualtieroMarchesi è diventato inevitabilmente tendenza sui social nel giro di pochi minuti. Nella serata di Santo Stefano, su Twitter, sono stati scritti centinaia di messaggi. 'Lo abbiamo premiato come «Personaggio dell’Anno 2017» per aver diffuso la formazione sulle pratiche anti soffocamento. Noi ci impegneremo a diffondere i suoi insegnamenti. Fai buon viaggio Maestro' il tweet delle Donne del Vino. 'La coerenza delle proprie idee, la cultura e la ricerca indefessa il suo insegnamento per tutti noi. Refrattario ai premi, umile testimone di vita. La cucina italiana ha perduto il proprio più fulgido diadema, io un amico sincero al quale volevo bene'.

il pensiero di Iginio Massari Il Maestro dei Maestri Pasticceri italiani. 'La cucina è di per sé scienza. Sta al cuoco farla divenire arte' il tweet di Francesco Facchinetti, ricordando una delle frasi celebri del grande chef. 'Ciao Gualtiero, che la terra ti sia lieve quanto profonda era la tua arte. Ci hai dato gioia e sarai sempre nei nostri cuori' il tweet del giornalista Radic, vicedirettore di 'Italia a tavola'.

Gli ha fatto eco un altro noto cronista, Ivan Zazzaroni: 'E' morto il maestro della cucina: ha formato i migliori cuochi del momento.Un divertente ricordo personale, la volta in cui ci incontrammo al Marchesino e mi abbracciò con calore scambiandomi per Philippe Léveillé, lo chef del Miramonti. Le risate insieme, dopo'.

L'ultimo sogno del grande chef

Il suo ultimo capolavoro non è un piatto. bensì una casa di riposo. Grazie a Marchesi, la Lombardia avrà la prima casa di riposo per cuochi. Nascerà a Varese, per iniziativa congiunta di Fondazione Gualtiero Marchesi e Fondazione Molina. 'Nella mia immaginazione - disse in una delle sue ultime interviste - questo progetto nasce da un esempio. Quello di mia suocera, soprano di valore, e di una zia di mia moglie. Entrambe musiciste, hanno vissuto i loro ultimi anni alla Casa di Riposo Giuseppe Verdi di Milano, riservata a ex-musicisti. E io vorrei fare una cosa analoga per gli ex-cuochi'.