SI è conclusa, al momento, con due persone denunciate e qualche livido l'aggressione, avvenuta nel cosentino, ai danni di una troupe del programma televisivo "Le Iene". L'inviata della trasmissione, in onda su Italia uno, Valeria Castellano e la sua operatrice sono state aggredite a San Vincenzo La Costa, piccolo centro a pochi passi da Cosenza,

L'inviata aveva appena intervistato un sacerdote

La Castellano, insieme all'operatrice Giulia Mascaro (figlia del Sindaco del Comune di Rossano), si erano recate nel centro del cosentino per intervistare un sacerdote, in merito ad una sua vicenda privata, che pare coinvolgerebbe anche una donna del luogo.

Le due donne, dopo aver intervistato all'interno della chiesa il sacerdote, all'uscita vengono aggredite da un gruppo di persone, alcuni dei quali, parenti del religioso.

Le giornaliste aggredite a calci e pugni

Per Valeria Castellano e l'operatrice Giulia Mascaro, sembrava essere un tranquillo pomeriggio, soprattutto dopo aver realizzato l'intervista al sacerdote. Ma la situazione e drasticamente mutata all'uscita dalla chiesa delle due donne. Ad attenderle c'era un gruppo di persone, tra le quali anche alcuni familiari del parroco ed anche alcuni parrocchiani che prima hanno inveito con minacce, insulti e parolacce e poi sono passati ai fatti, scagliandosi,da quanto raccontato dalle due donne, violentemente contro di loro. Ad essere presa di mira soprattutto l'operatrice Giulia Mascaro, alla quale alcuni degli aggressori hanno subito provato a sottrarre la telecamera.

La Mascaro nel tentativo di difendersi ha riportato anche diverse escoriazioni, un labbro gonfio dopo aver ricevuto un pugno in faccia ed una mano sanguinante. Per Valeria Castellano invece varie contusioni alle mani, alla testa ed alla schiena.

Ad evitare il peggio l'intervento degli uomini dell'Arma

Ad aggredire le due donne, pare siano stati cinque uomini - cosi come scritto da Valeria Castellano su Facebook - lo scopo principale degli aggressori era portare via la telecamera, utilizzata per l'intervista al sacerdote.

Sempre attraverso un post pubblicato su Facebook, la "Iena" racconta che: "Il prete anziché fermare le bestie, inveiva contro di noi aiutandoli a strappare la cinepresa". Ad evitare dammi più seri ci hanno pensato i Carabinieri, intervenuti dopo pochi minuti sul posto, gli uomini della Benemerita hanno avviato le indagini del caso.