Nel cuore dell'Ungheria c'è "l'isola della vecchia Buda" ora Obuda, che si bagna nel Danubio a due soli chilometri dal centro di Budapest, qui è in corso il Sziget Festival. L'evento nasce nel 1993, da un idea dell'artista ungherese Peter Muller Sziami, inizialmente per gruppi locali, le prime edizioni vedono infatti solo la presenza di artisti ungheresi, ma è un crescendo, anno dopo anno aumenta e migliora il cast artistico fino a diventare, oggi, considerato l'erede naturale di Woodstock. Anche se io andrei cauto con i parallelismi, perché, e fosse solo per questo, a Woodstock si esibirono nomi come questi: Joan Baez, Santana, Canned Heat, The Who, Janis Joplin, Jafferson Airplane e ancora Joe Cocker, Crosby, Stills, Nash & Young, Joni Mitchell, Richie Havens, Johnny Winter e per chiudere con i ricordi cito la presenza dell'uomo chitarra , Jimi Hendrix.
Torniamo però al nuovo popolo dell'"isola della libertà"che riposa all'ombra in attesa dei big attuali, tra cui Prodigy, Skrillex, Queen of the Stonage e Korn. L'isola si è trasformata in una cittadella di giovani campeggiatori, fatta di tende dai bordi infangati, ma anche di attrezzature e servizi di ogni genere, ristoranti, bar, pub, spazi ludici per bambini e intrattenimenti che vanno dal teatro alle vetrine per artisti provenienti da tutto il mondo, dalla danza alle proiezioni video e cinematografiche, e non mancano nemmeno banche quindi bancomat e uffici postali , sono presenti un ospedale da campo e una stazione di polizia; un organizzazione migliorata in modo rimarchevole nel corso degli anni.
Sono giunti in 450.000 da tutti i paesi del mondo per la rassegna rock più grande e importante d'Europa, il Sziget Festival offre il meglio a livello internazionale della musica rock e pop, ma praticamente anche del blues, del reggae, metal o afro. Unico nel suo genere è un festival multimediale, aperto a ogni espressione artistica e musicale, punto di incontro di culture e tendenze diverse. Si fa sera a Budapest, iniziano a suonare i big.