Il primo febbraio si sono aperte le domande per i voucher in aiuto alle mamme lavoratrici che, esaurito il periodo concesso per legge (congedo maternità), rinunciando a quello parentale ne hanno diritto per beneficiare di una Baby Sitter, o da utilizzare per la retta dell'asilo nido. Le domande devono essere presentate per via telematica, previo accesso ai servizi di cui dispone il portale Inps e ottemperare al seguente procedimento: aperto il sito bisogna cliccare sulla voce "Servizi per il cittadino", dove sarà richiesta l'autenticazione tramite codice PIN identificativo, assegnato personalmente in fase di iscrizione (ricordiamo che il codice deve essere rinnovato ogni 6 mesi); andare sulla riga "domande di prestazione a sostegno del reddito" e alla sottovoce "Invio delle domande per l'assegnazione dei contributi per l'acquisto dei servizi per l'infanzia", (queste sono le voci che permettono diaccedere al Bonus Bebè).

Se la lavoratrice non è in possesso del codice PIN utile per accedere al portale, dovrà richiederlo per via telematica o direttamente agli sportelli della sede INPS di appartenenza territoriale. Insieme al PIN; per la compilazione della domanda bisogna avere anche la certificazione ISEE valida, che si può avere tramite commercialista o da un servizio CAF.

Documentazioni e domanda

Una volta in possesso delle documentazioni sopracitate ed essere entrati nel portale INPS, la mamma dovrà indicare le seguenti informazioni: dati anagrafici del figlio/a 'cognome, nome, sesso, data di nascita, luogo, Cod.Fiscale, provincia e stato di nascita, indirizzo, N° civico, CAP, comune, provincia e stato di residenza.

Nel caso di adozione/affido nazionale, oltre ai dati elencati bisogna comunicarne la data e l'entrata in famiglia; se invece è internazionale bisogna indicare anche la data d'ingresso in Italia e la relativa trascrizione documentaria nei registri di stato civile. Indicare l'ultimo giorno del congedo per maternità riferito al figlio per la quale si fa domanda e i periodi di congedo parentale eventualmente fruiti, i dati e l'indirizzo mail/PEC dell'azienda per cui si lavora, compreso l'inquadramento contrattuale e eventuale part-time.

L'anagrafica del padre, il lavoro che fa, i dati dell'azienda per la quale lavora e eventuali periodi di congedo che può aver fruito per il minore beneficiario del bonus bebè; il datore di lavoro dovrà indicare i periodi precisi. Dopo aver comunicato tutti questi dati nell'apposita pagina INPS, si ricorda e si evidenzia che per il bonus 'asilo nido', deve essere riportato il nome dell'istituto scolastico 'convenzionato' dove è stato registrato il figlio.

Importi full/part-time

Il bonus bebè viene erogato dall'INPS solo per le donne che lavorano nel settore pubblico e privato, ma in alcuni casi anche per le mamme lavoratrici che hanno un contratto di collaborazione con aziende e/o esercitano la libera professione iscritte alla Gestione Separata dell'INPS. L'espletamento della domanda darà diritto al bonus bebè solo per le donne che si trovano all'interno degli 11 mesi di maternità obbligatoria, e per ottenerlo dovranno rinunciare al congedo parenterale. L'erogazione della retta sarà versata solo per la durata di sei mesi e ne avranno diritto le lavoratrici full-time e part-time. Gli importi saranno gestiti in rapporto all'orario di lavoro della neomamma che potrà ottenere,se full-time, fino a un massimo di 600 euro. "Informazioni più dettagliate sono evidenziate sul Sito Ufficiale dell'INPS".