Titoli, derivati, swap, mutui, c/c, leasing, fidi e carte di credito sono i prodotti presi di mira dalle banche. Attraverso un meccanismo invisibile e potente, riescono a mettere in ginocchio imprese e famiglie, mediante un ingiusto metodo di calcolo debitorio, al fine di creare denaro alle spalle dei risparmiatori.
Sappiamo bene che l'istituto di credito nasce e si pone nel sistema economico come intermediario, tra produttori di moneta e risparmiatori, al fine di raccogliere denaro, o prestarlo, mediante un guadagno scaturito da interessi legali: altresì, questo compenso a fronte del capitale accordato è spesso applicato da tassi fuori mercato, con il solo fine di creare capitali, violando le norme di legge, a scapito dei comuni mortali.
Tutto ciò fa sì, che all'interno dei prodotti bancari acquistati dal cliente-risparmiatore, vi sia una possibilità molto elevata di anomalie finanziarie, chiamate Anatocismo e Usura, due reati diversi dal punto di vista giuridico. L'anatocismo rientra nell'illecito civile, contestabile attraverso l'applicazione di interessi minori su una base più larga pari al debito residuo e alle quote interessi già pagate, mentre l'usura perseguibile penalmente, è l'applicazione diretta di interessi esorbitanti, naturalmente il cliente è all'oscuro su questa forma di signoraggio bancario a vantaggio esclusivo degli istituti di credito.
Il tema a tutt'oggi poco conosciuto, ma attraverso una serie di semplici accertamenti può permettere al cliente di evidenziare vizi e anomalie sui propri prodotti, al fine di:
- Recuperare il mal tolto
- Rinegoziare le condizioni
- Porre in atto delle azioni giudiziarie a un fine difensivo nei confronti della banca.
Giuridicamente, la pratica anatocistica è molto contenuta, visto che si parla di pratica civile.
Si limita al rimborso delle somme ingiustamente estorte a favore del correntista, mediante una capitalizzazione semplice, diverso il reato di usura, in questo caso il diritto penale annovera l'usura come reato.
Il sistema bancario non è immune dal reato di usura. Purtroppo si sono verificati molti casi di istituti di credito, banche e società finanziarie che sono stati condannati dai tribunali per aver applicato interessi usurari, questo tipo di atto illecito prevede l'apertura di un'indagine penale da parte della magistratura al fine di perseguire i presunti responsabili tramite la legge 108 che ha inasprito la sanzione.
Dopo la sentenza n. 21095/2004 della Corte di Cassazione si è tornato finalmente a parlare di anomalie bancarie, anche se in maniera molto superficiale, ma vista la grave crisi economica, la possibilità di recuperare somme di denaro ingiustamente pagate non è cosa da poco. Il cliente-risparmiatore che crede di essere vittima (forse un po' tutti) d'illecito bancario, deve recarsi presso un'associazione o studio privato di consulenza bancaria abilitato, al fine di far chiarezza sul rapporto contabile di conto corrente o strumento finanziario.