Di questi giorni la polemica su una circolare che permette l'assegnazione di incarichi annuali sul sostegno a docenti di ruolo senza titolo. Denominata come "La vergogna torinese", la circolare riflette dei parametri di reclutamento dei docenti inaccettabili verso gli insegnanti specializzati nelle attività didattiche sul sostegno e che hanno titolo nello svolgimento di un incarico di importanza rilevante nel sistema scolastico. Gli utilizzi sui posti di sostegno è una problematica che annualmente si ripete con la procedura delle assegnazioni degli incarichi: il caso di Torino è solo uno dei tanti che riflette la mancata e/o corretta valutazione dei titoli di abilitazione all'insegnamento specifici per ogni docente, anche se di ruolo, in base al contratto integrativo nazionale.

Posti su sostegno: utilizzo e assegnazione

In riferimento al contratto integrativo nazionale, i posti di sostegno disponibili per l’intero anno scolastico devono essere assegnati prioritariamente al personale docente con titolo di abilitazione all'insegnamento sul sostegno e, solo in via subordinata, ai docenti in ruolo senza titolo specifico per lo svolgimento delle attività didattiche sul sostegno. Il contratto integrativo nazionale permette l'assegnazione dei posti sul sostegno ai docenti di ruolo senza titolo nel caso in cui il personale si trovi in posizione di soprannumero, ma esclusivamente in questa condizione del singola sistema scolastico.

La circolare di Torino che permette l'assegnazione dei posti sul sostegno ai docenti in ruolo senza titolo specifico allo svolgimento di tali attività didattiche è prodotto di un accordo tra sindacati e Amministrazione di modo che i posti sul sostegno per stipula di contratto a tempo determinato sia disponibile in seguito all'assegnazione delle utilizzazioni del personale di ruolo anche senza titolo di specializzazione sul sostegno. Non è però esattamente quanto stabilisce il contratto integrativo nazionale per il personale docente e, proprio da questi propositi nasce la protesta Cobas.

Posti su sostegno: protesta Cobas

La protesta Cobas si è avvalsa di una parte del testo del contratto collettivo nazionale in cui si stabilisce che la copertura dei posti sul sostegno, tramite utilizzazione dei docenti senza titolo specifico sul sostengo e titolari di posto comune, devono essere disposte in seguito all'accantonamento di un numero di posti sul sostegno corrispondente ai docenti con titolo di specializzazione specifico, da considerare potenziali aspiranti a contratto di lavoro a tempo indeterminato e determinato, ovvero personale docente delle Graduatorie ad esaurimento, graduatorie in IV fascia aggiuntiva e I e II fascia delle Graduatorie di istituto.

In base alle dichiarazioni del Cobas, i sindacati regionali come la Flc/Cgil si vantano di difendere la Legge 104, in relazione al fatto che non si tratti esclusivamente di difendere il posti di lavoro dei docenti che hanno conseguito un'abilitazione utile all'insegnamento specificio delle attività sul sostegno per gli alunni che presentano determinate tipologie i disabilità ma anche di garantire il diritto all'integrazione degli stessi studenti all'interno del contesto classe, promuovendo il valore dei docenti che aggiornano le proprie competenze in materia, nelle discipline oggetto di studio e nel mondo dell'integrazione della disabilità nella Scuola.