Non si placano le polemiche riferite a riforma pensioni 2014 e previdenza: nonostante i roboanti annunci e le decise dichiarazioni rilasciate nel corso degli ultimi mesi da numerosi membri del governo Renzi (ministro Poletti in primis), in Legge di Stabilità non è stato previsto nulla in tema di previdenza e Pensioni. Anzi si, ovvero l’incremento della tassazione per i fondi pensione integrativi che passerà dall’11,5 al 20%. L’atteggiamento tenuto dal duo Poletti-Renzi non è ovviamente passato inosservato, con il presidente della Commissione Lavoro Cesare Damiano, l’Idv di Messina e le tre confederazioni sindacali (UIL in testa) ad essersi detti furibondi per la strategia ‘poco pulita’ tenuta dallo stesso governo Renzi: ‘Fare tante promesse non serve se poi non ci sono le risorse per renderle concrete’ ha dichiarato in modo fin troppo esauriente Cesare Damiano.

La Legge di Stabilità rappresentava la grande occasione per prevedere una pur minima riforma delle pensioni 2014 che risultasse in grado di attenuare almeno in parte alcune delle storture causate dalla Legge Fornero, e invece nulla è stato fatto: Ignazio Messina, leader dell’Idv, ha già annunciato che il 25 ottobre si terrà una manifestazione proprio per protestare contro la Legge Fornero e contro la mancata risoluzione del nodo esodati, il tutto mentre altri membri delle confederazioni sindacali (accompagnati da Damiano) hanno ricordato che in Legge di Stabilità sarebbe dovuta arrivare (ma non è arrivata) l’estensione del bonus da 80 euro a favore dei pensionati.  

Riforma pensioni 2014, Legge Fornero e bonus 80 euro: Renzi e Poletti assediati, Idv in piazza, Damiano furibondo

Come accennato in apertura, neanche la Legge di Stabilità è riuscita a portare un pur minima riforma delle pensioni 2014: tanti i nodi rimasti insoluti, a cominciare dal caso esodati (che speravano in misure strutturali dopo la ratifica della sesta salvaguardia) e passando per precoci (illusi dalle nuove forme di pensione anticipata annunciate da Poletti a più riprese) e Quota 96 Scuola (le cui speranze erano comunque ridotte ad un lumicino già in partenza). Puntuali dunque sono arrivate le critiche dall'universo politico-giuslavorista, su tutte quelle di Cesare Damiano, che oltre alla mancata riforma delle pensioni 2014 ha posto l’accento sulle coperture economiche contenute nella Legge di Stabilità: ‘C’e’ un problema di coperture per gli ammortizzatori sociali: e’ giusto darli a tutti, ma le coperture pare non ci siano. Anche per il bonus alle neomamme si tratta di una estensione di diritti, ma vanno trovate le coperture’ ha chiosato l’ex ministro. Al centro delle polemiche anche la mancata estensione del bonus da 80 euro ai pensionati, misura promessa da Poletti e Renzi mesi fa ma sin qui mai varata: perché far credere alla gente qualcosa che non sarebbe mai arrivato? E mentre il ministro Poletti si difende - ‘Abbiamo deciso di non toccare nulla in merito a riforma pensioni 2014 e previdenza perché sappiamo che è un argomento che spaventa la gente’ (sul tenore di questa dichiarazione ci sarebbe parecchio da discutere) - il leader dell’Idv Ignazio Messina attacca: ‘L’Idv sarà in piazza il 25 ottobre con le proposte contro la Legge Fornero. Tra i punti della nostra proposta - ha dichiarato Messina parlando di riforma pensioni 2014 e Legge Fornero - prevediamo di risolvere il nodo degli esodati favorendo l'accesso alla pensione a coloro che abbiano sottoscritto gli accordi entro il 21 dicembre 2011’. L’ultima battuta di Messina si è concentrata sulla necessità di prevedere una riforma delle pensioni 2014 che renda il sistema previdenziale più flessibile: ‘Chiediamo una flessibilità dell’età pensionabile da accompagnare ad una manovra che garantisca anche il ricambio generazionale’. Staremo a vedere con quali esiti, continuate a seguirci servendovi del tasto ‘Segui’ per rimanere aggiornati.