Archiviata la Legge di Stabilità, il dibattito riferito alla riforma pensioni 2015 è ripreso con più intensità di prima: a questo punto ci proiettiamo all’anno che verrà dato che il dialogo che si va sviluppando in questi giorni non potrà che essere concretizzato nel 2015, con gli interventi inseriti in Legge di Stabilità che avranno la priorità su tutti gli altri. Parlando dunque di riforma Pensioni 2015, le ultime notizie in tema di esodati, precoci e usuranti paiono contrastanti: inutile nasconderlo, la Legge di Stabilità ha portato una cocente delusione specie per chi credeva fermamente nelle promesse fatte da Renzi e dal governo, ma come già accennato alcune nuove proposte potrebbero rimescolare le carte in tavola: prima di analizzare il tutto nel dettaglio, diamo però conto di una buona notizia: dopo quasi 10 anni di contesa, è finalmente giunto l’ok del Ministero del Lavoro all'emendamento che ratificherà il pensionamento per circa 700 persone impiegate, durante il proprio percorso lavorativo, a stretto contatto con l’amianto.

In attesa che il legislatore facesse chiarezza sulla vicenda era stato disposto il blocco degli assegni erogati da INPS e INAIL, ma il si del Ministero dovrebbe aver messo a posto le cose. Vi terremo comunque aggiornati sulla vicenda.

Riforma pensioni 2015, ultime notizie esodati, precoci e usuranti: sesta salvaguardia doveva essere l’inizio, pensione anticipata e prepensionamento con Quota 100 e Mini-Pensione

Come accennato in apertura, eccezion fatta per il caso amianto non sono positive le ultime notizie riferite a riforma pensioni 2015 e previdenza: dopo la sesta salvaguardia, gli esodati speravano in misure strutturali (il ministro Poletti aveva parlato in particolare di un ponte o scivolo pensionistico che non è mai arrivato) delle quali non si è vista neanche l’ombra, stesso discorso per i lavoratori impiegati in attività usuranti e soprattutto per i precoci, che attendevano con ansia le nuove forme di pensione anticipata e prepensionamento annunciate dallo stesso ministro Poletti a più riprese. In una recente intervista rilasciata all’indomani dell’approvazione della Legge di Stabilità, il ministro ha sottolineato che ‘si è preferito non toccare nulla perché notoriamente l’argomento previdenziale fa paura alla gente’, una giustificazione al limite del ridicolo (e ci fermiamo qui) che poco si sposa con il livello di emergenza attuale. Le prospettive per la ratifica di una riforma delle pensioni 2015 ampia e articolata ci sono comunque tutte: le ultime ipotesi parlano dell’istituzione di Quota 100 come somma tra età anagrafica e contributiva da fissarsi quale soglia di uscita dal lavoro e della configurazione di una sorta di Mini-Pensione.



Ribattezzata così dal Commissario dell’INPS Tiziano Treu, la Mini-Pensione costituisce una forma di sostegno economico da destinarsi ai lavoratori che accettino di uscire dal lavoro due o tre anni prima della naturale scadenza; la somma ricevuta andrebbe però restituita sotto forma di trattenute dirette sugli assegni della pensione ‘tradizionale’, una prospettiva che rende la misura francamente indigesta per numerosi lavoratori. Come accennato, le basi per la creazione di un dialogo serio e condiviso in vista della ratifica di una riforma delle pensioni 2015 ci sono tutte, al governo Renzi il compito di alimentarlo e portarlo avanti. Seguiremo i futuri sviluppi, se desiderate rimanere aggiornati riguardo a riforma pensioni 2015 e vertenze di lavoratori precoci, esodati e individui impegnati in attività usuranti vi invitiamo a cliccare il tasto ‘Segui’ poco sotto il titolo del pezzo.