Giungono importanti novità in merito al caso pensioni lavoratori precoci: la Commissione Bilancio della Camera ha infatti approvato l’emendamento Damiano-Gnecchi che statuisce la cancellazione delle penalizzazioni per chi maturerà i requisiti pensionistici di anzianità contributiva entro il dicembre 2017. La norma diverrà operativa a partire dal primo gennaio 2015 e nella sostanza concretizzerà un ritorno al passato ovvero sia al regime pre-Legge Fornero: finalmente una buona notizia dunque, un primo importante accorgimento che potrebbe spianare la strada in vista di una risoluzione del caso Pensioni lavoratori precoci.

L’ipotesi più probabile rimane la configurazione di Quota 100 come soglia d’accesso al prepensionamento, ma anche le soluzioni costituite da APA o Mini-Pensione continuano a vantare un buon numero di estimatori. Non ci asteniamo dal sottolineare come l’approvazione dell’emendamento Damiano rappresenti la prima vera misura ratificata dal governo Renzi per cercare di intervenire sul caso pensioni lavoratori precoci. Che sia il sentore di un’inversione di rotta?

Pensioni lavoratori precoci, Quota 100 e APA: cancellate penalizzazioni Legge Fornero – Damiano ha vinto

Come accennato in apertura, giungono importanti novità in merito al caso pensioni lavoratori precoci, con la Commissione Bilancio della Camera ad aver approvato l’emendamento congiunto presentato da Damiano e Gnecchi (entrambi del PD). Il provvedimento prevede la cancellazione delle penalizzazioni per chi maturerà i requisiti pensionistici di anzianità contributiva entro il 31 dicembre 2017: niente dunque decurtazioni o penalizzazioni per chi accederà alla pensione anticipata prima dei 62 anni di età avendo maturato i requisiti di anzianità contributiva previsti dalla normativa vigente (42 anni e un mese di contributi per gli uomini e 41 anni e un mese per le donne). A questo punto la mente non può che correre allo scorso agosto, quando Damiano tentò di far approvare lo stesso identico provvedimento agganciandolo alla riforma della PA: allora la Ragioneria di Stato bloccò l’emendamento all’ultimo istante, ma oggi per fortuna possiamo raccontare un'altra storia. La cancellazione delle penalizzazioni previste dalla Legge Fornero rappresenta però solo un inizio: per essere risolto il caso pensioni lavoratori precoci necessita infatti di misure strutturali, con Quota 100 e APA (Assegno pensionistico anticipato) o Mini-Pensione a figurare tra le ipotesi più accreditate. Nel primo caso si tratterebbe di subordinare l’uscita dall’impiego al raggiungimento di un doppio range di requisiti (la somma tra età anagrafica e contributiva dovrà dare per l’appunto 100 come risultanza), nel secondo il governo opterebbe per lo stanziamento di un prestito da concedersi a quei lavoratori che accettino di abbandonare il lavoro prima della naturale scadenza. A far ben sperare i lavoratori precoci in vista di una futura riforma le parole pronunciate ieri dal ministro Poletti: ‘Il tema della maggiore flessibilità in uscita verso la pensione è in’agenda - ha sottolineato il responsabile del Welfare parlando di pensione anticipata e toccando indirettamente anche il caso pensioni lavoratori precoci - ci lavoreremo senz’altro ma serviranno risorse’. Seguiremo i futuri sviluppi, se desiderate rimanere aggiornati vi invitiamo a cliccare il tasto ‘Segui’ poco sotto il titolo del pezzo!