Prosegue senza sosta il dibattito riferito a riforma pensioni 2015 e previdenza: è ripresa nel corso di questa settimana la discussione riferita ai circa 2mila emendamenti presentati alla Legge di Stabilità, un dibattimento che si preannuncia acceso e polemico con le prime risposte che arriveranno quasi certamente la prossima settimana. Uno dei provvedimenti più controversi concerne la fissazione di un tetto alle Pensioni d'oro, con i deputati Sorial, Caso, Castelli, Cariello, Colonnese, D'Incà, Brugnerotto e Currò ad aver presentato una proposta che limita fortemente le stesse pensioni d'oro prevedendo un massimale che compresi vitalizi e ammontare per così tradizionale non possa comunque varcare la soglia degli 8mila euro netti mensili.

Se in Aula i lavori procedono a ritmo serrato al di fuori continuano le prese di posizione di esponenti del mondo politico e giuslavoristi: l'ultima importante dichiarazione in ordine di tempo reca la firma del Commissario dell'INPS Tiziano Treu, che parlando di riforma pensioni 2015 e previdenza ha esortato il governo Renzi a 'rivedere l'età pensionabile'. Certo quello connesso a riforma pensioni 2015 e fissazione dell'età pensionabile è uno dei punti più delicati: la Legge Fornero fissa la soglia a 67 anni di età, soglia comunque coerente con le disposizioni attualmente in vigore nella maggior parte dei principali paesi europei. Il punto è che la situazione dell'Italia presenta condizioni specifiche e particolari che hanno più volte dimostrato come il sistema previdenziale non possa reggere un limite tanto elevato.



Riforma pensioni 2015 Renzi, età pensionabile e pensioni d'oro: emendamenti in discussione, parla Treu

Come accennato in apertura, non accenna ad arrestarsi il dibattito riferito a riforma pensioni 2015 e previdenza: tra i tanti emendamenti attualmente in discussione ad essere finito sotto i riflettori di opinione pubblica e forze politiche è quello riferito alle pensioni d'oro, con i deputati Sorial, Caso, Castelli, Cariello, Colonnese, D'Incà, Brugnerotto e Currò ad aver presentato una proposta coraggiosa e condivisibile: 'I vitalizi erogati da gestioni previdenziali pubbliche in base al sistema retributivo non possono superare i 5.000 euro netti mensili. Sono fatti salvi soltanto le pensioni e i vitalizi corrisposti in base al sistema contributivo. Qualora il trattamento sia cumulato con altri trattamenti pensionistici erogati da gestioni previdenziali pubbliche in base al sistema retributivo - si legge sul documento incentrato su riforma pensioni 2015 e pensioni d'oro - l'ammontare onnicomprensivo non può superare gli 8.000 euro netti mensili'. La battaglia contro le pensioni d'oro - giudicate sperequative specie per un paese come l'Italia dove oltre 1 milione di lavoratori percepisce dall'INPS assegni inferiori ai 400 euro al mese - va avanti da tempo senza che si riesca a trovare una soluzione valida: a questo punto non resta che attendere la prossima settimana per capire se la Legge di Stabilità 2015 possa segnare o meno uno spartiacque che diverrebbe a suo modo storico.



Se all'interno del Parlamento i lavori procedono a ritmo spedito, fuori delle Aule di Montecitorio proseguono le prese di posizione di membri politici e giuslavoristi che continuano ad invocare una riforma delle pensioni 2015 ampia e quanto più possibile articolata: 'La riforma Fornero si può migliorare, il governo Renzi dovrà lavorare su flessibilità in uscita ed età pensionabile' ha dichiarato il Commissario INPS Treu parlando di riforma pensioni 2015 e previdenza - 'Ci sono varie opzioni - ha proseguito Treu parlando sempre di riforma pensioni 2015 e previdenza - la flessibilità in uscita potrebbe essere 'pagata' in parte dallo Stato in parte dal lavoratore, l'INPS si è comunque impegnato a collaborare: secondo me si lavorerà a ranghi serrati a partire dal prossimo anno'. Staremo a vedere, se desiderate rimanere aggiornati vi invitiamo a cliccare il tasto 'Segui' poco sotto il titolo del pezzo!