Prosegue senza sosta il dibattito sulla riforma Pensioni: la quota100, proposta di Cesare Damiano,continua ad essere oggetto di dichiarazioni che tendono verso modifiche allapensione anticipata. Oggi, 4 febbraio2015, è tornato a parlare anche EnricoGiovannini, ex Ministro del Lavoro nel governo Letta ed ideatore dellaproposta del prestito pensionistico (o mini pensione). Anche Poletti, attuale titolare del delicatodicastero, è intervenuto ieri a Ballarò tracciando un orizzonte temporale incui il governo Renzi interverrà.Andiamo a scoprire, dunque, qual è la situazione del cantiere della previdenzaalla luce delle ultime uscite da parte dei principali esponenti politici esindacali impegnati sul tema.

Quota 100 pensioni,rebus sulla pensione anticipata: Damiano ci spera ancora

Il Presidente della Commissione Lavoro della Camera Cesare Damiano, aprendo ai sindacatisulla possibilità di discutere di riforma pensioni, ha ribadito le sueproposte: quota 100 (anche nella “variante”quota 41) e pensione flessibile.Damiano si è detto pronto al confronto anche con Boeri, soprattutto alla lucedelle sue parole sulla flessibilità in uscita e sulla rivoluzione allagovernance dell’Inps. Sempre nel PD, poi, si segnala l’intervista dell’onorevoleGnecchi che, parlando a Il Sussidiario, ha annunciato che è alvaglio la settima salvaguardia per gli esodati: ne serviranno almeno altre due,confida la parlamentare, per risolvere i problemi che sorgeranno anche neiprossimi due anni.

Pensione anticipata,parla ex ministro Giovannini: soluzione migliore prestito pensionistico

L’ex Ministro ha scelto le pagine de La Stampa per tornare a parlare di riforma pensioni, sottolineando la bontà di quella che era la suaricetta: prestito pensionistico e reddito minimo per chi ha perso il lavoro evive al di sotto della soglia di povertà.

“Con 7 miliardi – ha affermato nelpassaggio più significativo dell’intervista – avremmo azzerato la povertà inItalia”: verrebbe da chiedersi perché ciò non è stato fatto ma, si sa, lapolitica presenta lati oscuri che difficilmente si riescono a spiegare.