Vivo più che mai il dibattito intorno al tema pensione anticipata, l'attenzione è nuovamente catalizzata intorno alle ultime dichiarazioni di Poletti, che dopo il clamoroso dietrofront dei giorni scorsi, rompe il silenzio tornando a parlare tra le righe anche di Prestito Inps e Quota 62.  L'assegno previdenziale più basso sembrerebbe essere una delle possibilità su cui sta riflettendo l'esecutivo tenendo conto delle richieste dell'Ue. Con queste novità il ministro del lavoro Giuliano Poletti, in conferenza stampa all' Inail, riapre la discussione sulla flessibilità in uscita e annuncia che la questione previdenziale verrà discussa nella prossima Legge di Stabilità.

La pensione anticipata con quota 100 di Damiano, tanto cara ai lavoratori, sarà ancora possibile o alla luce delle ultime dichiarazioni, l'unica misura ancora potenzialmente accettabile dall'esecutivo Renzi sarà l'uscita flessibile a fronte di penalizzazioni? Nonostante l'amarezza nell'apprendere, dalle parole di Poletti, che gli interventi sulla riforma Fornero delle Pensioni avranno il via comunque non prima dell'estate, al momento si tratta pur sempre di un passo in avanti, ricordiamo infatti che pochi giorni fa il Ministro del Lavoro all'ANSA aveva detto che i tempi per riformare la Legge Fornero non erano ancora maturi e che la flessibilità in uscita si sarebbe potuta concedere solo a fronte di determinate condizioni.

Ultime notizie su pensione anticipata: la flessibilità in uscita passerà da Quota 100, Quota 62 o dal Prestito Inps?

Dal canto suo Damiano non smette però di incalzare il Governo Renzi con le proprie proposte di pensione anticipata: Quota 100 e pensione a partire dai 62 anni d'età che sarebbero inoltre, stando ai commenti lasciati sotto ai nostri articoli, le alternative preferite dai futuri pensionandi.

La pensione anticipata Quota 62 rientrerebbe a pieno nella logica di consentire un'uscita anticipata con un assegno pensionistico più leggero, le penalizzazioni sarebbero al max dell'8% sull'assegno finale, la misura richiederebbe però più fondi rispetto al prestito pensionistico.

Quota 100, lo ricordiamo, consentirebbe, invece, a quanti raggiungano tra età anagrafica e contributiva la soglia 100, di poter uscire anticipatamente dal mercato del lavoro senza incorrere in alcuna penalizzazione.

Sebbene questa misura richiederebbe notevoli risorse in più per essere attuata, secondo Damiano, i tempi sono ormai maturi per la risoluzione della questione Quota 100 e bisognerebbe 'smettere di fare solo calcoli ragionieristici', perché si tratta di decidere della vita di milioni di persone.