La Lega Nord continua a criticare il Governo Renzi sulla riforma Pensioni nonostante le ultime novità annunciate dal premier sui correttivi alla legge Fornero. Così come i leader sindacali, anche il leader leghista Matteo Salvini non si fida più di tanto degli annunci del premier in campagna elettorale sulle modifiche al sistema previdenziale regolamentato dalla legge del 2011 e chiede un confronto con l'esecutivo - dopo averlo sollecitato invano al presidente della Repubblica Sergio Mattarella - su che tipo di interventi attuare in particolare per garantire la riduzione dell'età pensionabile rendendo più flessibile l'accesso alla pensione anticipata.
Riforma pensioni 2015, Salvini chiede tavolo di confronto a Renzi
"Se gli avanza un quarto d'ora di tempo - ha detto oggi il segretario del Carroccio riferendosi al segretario del Pd e capo del governo - è un anno che lo inseguo per un confronto sulla legge Fornero e la riforma delle pensioni. Se fra un insulto e l'altro - ha proseguito Salvini sempre riferendosi a Renzi - trova un quarto d'ora di tempo per parlare di pensioni, io ci sono". Ed è certamente difficile che Salvini sia d'accordo con la proposta avanzata oggi dall'associazione Progetto Diritti che, denunciando "l'ingiustizia sulla pelle dei lavoratori migranti" chiede l'estensione anche agli immigrati il "pensionamento flessibile".
Prepensionamenti, direttore esecutivo Fmi: possibile ma occhio ai conti pubblici
Sulle pensioni interviene Carlo Cottarelli, direttore esecutivo del Fondo monetario internazionale, che per un anno è stato commissario alla spending review in Italia. "Non si sa - ha detto oggi - ancora quali saranno gli interventi del governo italiano, di questo non si è ancora discusso - ha spiegato - nel quadro degli ultimi incontri con l'Fmi".
Sulle proposte di una maggiore flessibilità per la pensione anticipata Cottarelli ha detto: "E' possibile ma è necessario- ha sottolineato - tenere conto delle esigenze dei conti pubblici". Intanto, arrivano i dettagli del decreto legge sul rimborso delle pensioni.
Rimborso pensioni, otto gli articoli del decreto legge varato dal Cdm
Intanto, battaglia dei sindacati contro il decreto rimborsi del Governo Renzi dopo la sentenza della Consulta. "E' illegittimo - ha dichiarato in una nota l'Anief - il decreto sul recupero delle pensioni non indicizzate, emesso dal cdm il 18 maggio scorso". Al via dunque migliaia di ricorsi "attraverso i quali recuperare subito - ha spiegato nella nota stampa l'Anief - il 100% della perequazione delle pensioni". Sono praticamente otto gli articoli del dl varato lunedì scorso dal Cdm e che adesso dovrà essere convertito in legge dal Parlamento. Il decreto parte dalla rivalutazione automatica degli assegni previdenziali per gli anni 2012-13 e 2014-15 (art.1), per poi passare all'articolo 2 sul rifinanziamento, con somme complessive pari a un miliardo di euro, della cassa integrazione in deroga (Cigd).
Anief: pronti i ricorsi per riavere il 100% della perequazione delle pensioni
Seguono poi la la razionalizzazione dei pagamenti di tutte le pensioni il primo giorno di ogni mese, rideterminazione del coefficiente di capitalizzazione del montante contributivo, sino ad arrivare alle nuove misure di semplificazione per l'operazione del trattamento di fine rapporto (Tfr) in busta paga. Ma sul dl è già battaglia dei sindacati e delle opposizioni mentre il premier Renzi riaccende le speranze di una maggiore flessibilità in uscita per dare alle nonne di 62 anni la possibilità di andare in anticipo in pensione in cambio di leggere penalizzazioni sui trattamenti previdenziali. Tra le 100 ipotesi al vaglio del governo anche quella di estendere l'opzione contributivo a tutti.