Infuria il dibattito sulla pensione anticipata della riforma Renzi 2015 per la flessibilità in uscita, e dopo le ultime novità degli scorsi giorni, tendenzialmente positive, comincia a delinearsi il rovescio della medaglia: come in parte previsto, la misura non sarà indolore, e non stiamo parlando tanto delle penalizzazioni, quanto delle ricadute che il reperimento delle risorse necessarie potrebbe avere sugli altri pensionati. In sostanza, se la riforma della pensione anticipata arriverà nel 2015-2016 potrebbe costare cara a chi la pensione l'ha già, dato che si parla di interventi già a partire dai 2 mila euro lordi d'assegno. Cerchiamo di capire quali sono le ipotesi sul tavolo.

Ultime sulla riforma della pensione anticipata, da Renzi una batosta per finanziare la flessibilità in uscita?

L'ipotesi di finanziare la riforma della pensione anticipata di Renzi nel 2015 mettendo mani sulle Pensioni liquidate col retributivo "non sarebbe accettabile" secondo Cesare Damiano. "Sarebbe una rapina", aggiunge il presidente della Commissione Lavoro. Come alcuni avranno intuito, le parole spese da Damiano sono una risposta all'ipotesi del ministro Padoan, che di recente ha dichiarato che i "veri diritti acquisiti" sono quelli basati sui contributi versati. E il numero uno dell'INPS Boeri ha dimostrato di pensarla in maniera simile.


Sul Messaggero si parla di pericolo concreto di tagli molto pesanti sulle pensioni retributive. Per la riforma delle pensioni anticipate tra 2015 e 2016 si potrebbe arrivare a recuperare 4,2 miliardi di euro, basandosi su aliquote progressive e "rosicchiando" somme in base alla differenza tra pensione retributiva e contributiva del soggetto. Un taglio delle pensioni che avrebbe un effetto esplosivo sull'opinione pubblica, ma stando a un recente articolo di Andrea Bassi su Il Messaggero, sulla base di informazioni provenienti da "autorevoli fonti di Governo", Padoan non si è semplicemente lasciato sfuggire qualche affermazione "alla leggera". Si parla di una possibilità concreta di finanziare la riforma Renzi sui prepensionamenti di donne e uomini, di lavoratori dipendenti pubblici, privati e autonomi, non solo con le penalizzazioni ma con tagli alle pensioni retributive già assegnate.

Ultime novità pensione anticipata donne e uomini: cosa succederà realmente?

Difficile dire se le ultime novità sulla pensione anticipata dipingano uno scenario effettivamente plausibile. A nostro giudizio Renzi non rischierà l'enorme danno di immagine derivante da un taglio rilevante sulle pensioni degli italiani. Presto, tuttavia, ne sapremo certamente di più, anche perché è proprio in questo mese che Boeri presenterà la famosa proposta dell'INPS per una riforma pensioni con uscita anticipata flessibile che - a detta di Boeri - dovrebbe anche essere finanziariamente sostenibile. Il presidente dell'INPS, peraltro, sosterrà un'interessantissima audizione alla Camera già il prossimo 10 giugno.

Inoltre sono probabili nuove prese di posizione (anche dello stesso Renzi?) sulle ultimi dichiarazioni. Al momento una cosa è certa: la riforma pensioni è stata promessa da tutti, Renzi compreso, ma c'è da sperare, e non poco, che possa giungere senza far soffrire i tantissimi italiani che la pensione l'hanno già, soprattutto i tanti per i quali non è nemmeno molto alta.