Tutti i docenti della scuolaassunti col piano straordinario di Renzi possono essere licenziati. La Corte di Cassazione, in una recente sentenza (n. 24157 del 2015), ha stabilito che l'abolizione dell'articolo 18 contenuta nel Jobs Act si applica anche agli statali. E questo nonostante il Governo Renzi avesse sempre rassicurato del contrario. Una tragedia già preannunciata diverse volte da varie fonti, che avevano sottolineato come adesso licenziare un docente sarà più semplice.

La sentenza sul licenziamento degli statali

La sentenza della Corte di Cassazione riguarda il licenziamento di un Dirigente da un Consorzio pubblico siciliano, dove l'ente pubblico chiedeva l'estensione dell'applicabilità del nuovo art.

18 anche agli statali. I giudici hanno stabilito che, come in armonia conl'articolo 51 del Testo Unico del pubblico impiego, lo Statuto dei lavoratori si applica al comparto privato e pubblico (contrattualizzato). Tale decisione pone un chiaro ed evidente dramma: i docenti neossunti (a partire dal 7 marzo 2015) possono essere licenziati e, per via delle ultime modifiche all'articolo 18 apportate dal recente Jobs Act, non avranno nemmeno la possibilità di essere reintegrati in caso di licenziamento per motivi economici non legittimi. Tutti i docenti entrati in ruolo nelle fasi 0, A, B e C sono licenziabili dal datore di lavoro come accade nelle aziende private. E cosa ne pensa Renzi?

Renzi difende il suo Jobs Act

Renzi difende l'operato del Governo (come potrebbe essere altrimenti?) rassicurando che con il DL di riordino del lavoro pubblico intende escludere i lavoratori statali dall'applicazione del Jobs Act. Resta il fatto che questo intervento legislativo potrebbe essere considerato incostituzionale, in quanto discrimina i lavoratori privati rispetto a quelli statali.

Sarà per questo che nell'intervista al ministro Marianna Madia (trasmissione Report di Rai Tre), quando le è stato chiesto se le norme sul licenziamento più facile si applicano ai dipendenti pubblici, il ministro ha preferito non rispondere? Resta aggiornato sul mondo della scuolacliccando il tasto Segui in alto.