Il concorso scuola 2016potrebbe (e dovrebbe) essere bandito nei prossimi giorni, ma sono ancora molti i dubbi dei docenti precari. Oltre la questione della tempistica (poco più di un mese per preparare la prova scritta di un concorso 'decisivo' per il futuro), molte criticità sono state sollevate sul fatto che il Miur abbia diffuso i dati dei posti disponibili per 'regione'. Cosa si intende con il fatto che le procedure concorsuali saranno regionali? Chi vincerà il concorso dove si troverà ad essere chiamato per l'assunzione? Si sta andando verso una nuova 'deportazione' di massa, come è stato per i neoassunti nelle fasi 0, A, B e C del piano assunzionale straordinario del 2015/2016?

Ecco, allora, cosa prevede la normativa, cioè la legge n. 107 del 2015, e quali sono le contraddizioni sollevate dai precari.

Procedure regionali per il concorso scuola 2016: la normativa e le contraddizioni

Il primo punto da chiarire è il seguente: per il concorso Scuola 2016, la domanda dovrà essere regionale e significa che si parteciperà in quella regione e in quella regione si sarà poi assunti a tempo indeterminato, in caso di vincita. La lettera a) del comma 113 della legge della Buona Scuola prevede che i concorsi siano a livello nazionale, quanto alle prove, ma indetti sulla base regionale, a partire dalla quale verranno stilate le Graduatorie di Merito di durata triennale. Insomma, la scelta della regione può essere decisiva dal punto di vista del proprio futuro esistenziale e professionale.

Le contraddizioni sono tre:

  • in primo luogo, il fatto che il concorso venga bandito prima della mobilità straordinaria prevista per legge per l'anno 2016/2017 significa che il numero di posti regionali dichiarati dal Miur potrebbe essere totalmente stravolto: insomma si potrebbe verificare una mancanza di posti e a rischio sarebbe l'assunzione immediata o addirittura nel triennio di validità delle Graduatorie di Merito (GM)
  • in secondo luogo, non è chiaro come avvenga il passaggio dal piano regionale del concorso al piano provinciale dell'assunzione e soprattutto il ruolo che giocheranno i nuovi 'ambiti territoriali' e la 'chiamata diretta' del preside-manager
  • in terzo luogo, il Miur non ha ancora chiarito cosa succederà nel caso in cui un vincitore di concorso che avrebbe diritto all'assunzione non venisse 'chiamato' da nessun dirigente scolastico: l'immissione avverrà d'ufficio secondo quali regole? E soprattutto, varrà ancora il concetto di graduatoria o sarà il preside a scegliere, a proprio piacimento, anche chi si trova in una posizione molto bassa a discapito di chi si trova in una posizione più alta?

Il bando del concorso scuola 2016è imminente, ma le contraddizioni sembrano moltiplicarsi: per aggiornamenti, cliccate su 'Segui' in alto sopra l'articolo.