Novità in riferimento al rinnovo dei contratti dei contribuenti statali e sugli aumenti di stipendio sono previsti dalle trattative che il ministro della Funzione Pubblica, Marianna Madia ed il Governo Gentiloni porteranno avanti nei prossimi mesi con i sindacati. Al momento, scrive il quotidiano Il Messaggero, il cambio di Governo porta dei punti interrogativi sul rispetto dell'intesa firmata dalla stessa Madia e dai sindacati quasi un mese fa, prima della caduta del Governo Renzi. Proprio il cambio dell'Esecutivo è la maggiore incognita sul proseguo della trattativa che, al 30 novembre scorso, aveva messo tutti d'accordo sull'aumento di 85 euro mensili, di minimo.

Contratto statali 2016: stabilizzazione precari e stipendi

Ma il rispetto di quell'accordo, che il quotidiano romano definisce come una trattativa preliminare ad un contratto immobiliare, comporta enormi sacrifici per il bilancio dello Stato. E più che un contratto vincolante anche per il nuovo Governo Gentiloni, l'accordo con i sindacati potrebbe qualificarsi come un verbale di intesa politica che dovrà trovare la successiva attuazione. I nodi sul rinnovo del contatto degli statali non sono solo di natura stipendiale: anche la stabilizzazione dei precari della Pubblica Amministrazione, circa quarantaduemila secondo le fonti sindacali, rischia la bocciatura, non fosse altro perché non è stata inserita alcuna norma relativa nella legge di Bilancio 2017.

Si dovrà intervenire, pertanto, con un provvedimento ad hoc, quasi sicuramente nel decreto Milleproroghe di fine 2016. Ma tutta la riforma della Pubblica amministrazione, aumenti di stipendio compresi, dovrà passare per l'emanazione del Testo Unico del pubblico impiego, in programma entro febbraio 2017. Sarà proprio questo intervento legislativo che dovrà ridare alla negoziazione sindacale il potere di poter decidere sugli stipendi, sui premi e su altri argomenti dell'impiego pubblico.

Altrimenti non si potrebbe andare oltre la riforma Brunetta la cui entrata in vigore fu sospesa fino al momento in cui fosse stato firmato il nuovo contratto degli statali.

Rinnovo contratti degli statali: quale aumento di stipendio nel 2017 e 2018?

Tra l'altro, proprio la riforma Brunetta aveva previsto quali aumenti di stipendio spettassero agli statali per il rinnovo del contratto.

Il fondo degli incrementi sarebbe stato redistribuito per il 75% tra i dipendenti più meritevoli, lasciando un quarto dei lavoratori statali senza aumento. L'accordo Governo-sindacati del 30 novembre ha previsto che tale meccanismo non venisse mai alla luce, proprio per effetto dell'aumento per tutti di minimo 85 euro. Ma arrivare a questa soglia è, per il Governo Gentiloni, complicato. Le risorse finanziarie non sono sufficienti a garantire un incremento così corposo per i 3 milioni e duecentomila lavoratori statali. Occorrerebbero 5 miliardi di euro che non verranno stanziati per il 2017: infatti, per il prossimo anno, ci sono soldi a sufficienza per garantire un aumento di appena 40 euro, mentre per il 2018 si dovranno trovare altre risorse economiche per arrivare all'aumento pieno di 85 euro. Si stima che occorreranno ulteriori 1,7 o 1,8 miliardi di euro rispetto ai quanto stanziato quest'anno. L'accordo, insomma, rischia di saltare ancora una volta.