Ci sono novità riguardanti il rinnovo del contratto dei dipendenti della Scuola dopo l'incontro tenutosi nella giornata di lunedì 21 dicembre 2016 tra il ministro dell'Istruzione, Valeria Fedeli ed i sindacati. Le delucidazioni sul punto della trattativa sono stati forniti dal sindacato Snals-Confsal e riguardano sia l'aspetto meramente retributivo (la richiesta è il rispetto degli 85 euro di aumento mensili) che la mobilità dei docenti della scuola, con le possibili inversioni di marcia per gli ambiti territoriali e la chiamata diretta. Positivo è stato il giudizio del sindacato in merito alla disponibilità del neo-ministro del Miur nell'ascolto delle questioni portate avanti dai rappresentanti dei sindacati: importanti aperture potrebbero verificarsi, pertanto, con il nuovo Governo Gentiloni per una parziale rettifica della Buona scuola emanata da Renzi.

Contratto statali 2016, scuola: punto della trattativa su stipendi e mobilità

Il ministro dell'Istruzione, nel tavolo con i sindacati, ha espresso quelle che sono le priorità dei problemi della scuola e del rinnovo del contratto dei docenti e del personale amministrativo, tecnico ed ausiliario. L'intenzione è quella di continuare sulla strada tracciata dall'intesa firmata lo scorso 30 novembre tra il ministro della Pubblica Amministrazione, Madia e le sigle sindacali. Proprio lo Snals-Confsal, però, ha fatto l'elenco di quelle che dovrebbero essere le questioni da risolvere urgentemente, a maggior ragione per il tempo perduto nei precedenti anni quando il confronto ed il dialogo sono mancati con la ministra Stefania Giannini.

Scuola e rinnovo contratto docenti e Ata: questioni mobilità, supplenze e assunzioni

Nel dettaglio, secondo lo Snals, i problemi della scuola che dovranno essere superati con il rinnovo del contratto dovranno, necessariamente, essere:

  • rispettare gli accordi che sono stati sottoscritti con il ministero della Pubblica amministrazione e ridare alla contrattazione sindacale il ruolo di preminenza rispetto alla legge;
  • depotenziare la riforma dell'ex ministro Brunetta e della Buona scuola sulle questioni che riguardano le retribuzioni, l'orario di servizio e gli oneri non retribuiti del personale della scuola;
  • in ambito di mobilità, ripristinare per gli insegnanti la titolarità della sede e non dell'ambito territoriale, andando a superare anche la chiamata diretta. La soluzione proposta dal sindacato è quella di giungere ad un contratto sulla mobilità che possa ripristinare le preferenze per le scuole e per le sedi. Inoltre si chiede l'abolizione del vincolo triennale e le garanzie per il personale soprannumerario;
  • il cambiamento del sistema delle deleghe previste dalla legge 107/2015 per evitare che ogni Governo possa procedere con la riforma della scuola senza la possibilità di intervento degli interessati e dello stesso Parlamento;
  • procedere con la dotazione nelle scuole di un numero sufficiente di docenti e di personale Ata, anche attraverso la stabilizzazione dei precari e abolire i vincoli riguardanti le supplenze;
  • procedere con i concorsi per i dirigenti scolastici e per i direttori generali dei servizi amministrativi.