Con la circolare n. 5266/2016 l'Istituto Nazionale di Previdenza Sociale avrebbe dato il via libera alla presentazione delle istanze per usufruire dell'ottava misura di salvaguardia. Una misura contenuta nella Legge di Stabilità pubblicata nei giorni scorsi nella Gazzetta Ufficiale.

Ottava salvaguardia, via libera dall'Inps

Il provvedimento di tutela conenuto nella Legge di Bilancio dovrebbe riguardare circa 30.700 esodati che nel 2012 hanno dovuto fare i conti con le rigide norme dettate dalla Riforma Fornero e sono rimasti esclusi dalle precedenti misure di tutela.

Come anticipato più volte, l'ottava misura di salvaguardia è ormai legge ma si attendono tuttora le istruzioni attuative che dovrebbero essere rese note dall'Inps nei prossimi giorni. Le disposizioni dell'ente di previdenza, infatti, riguardano le modalità di presentazione delle istanze e i requisiti d'accesso mentre nei giorni scorsi il Ministero del Lavoro ha pubblicato le istruzioni concernente i profili di tutela che dovranno beneficiare dell'ottava clausola di salvaguardia. Si tratta dei lavoratori cessati dal servizio attraverso accordi individuali, dei prosecutori volontari, dei lavoratori a tempo determinato e stagionali, dei lavoratori che hanno assistito familiari con gravi disabilità e dei lavoratori in mobilità.

Ecco i profili di tutela

Stando al documento pubblicato dal Ministero del Lavoro, infatti, circa 11.000 posti saranno riservati ai lavoratori in mobilità e del trattamento speciale edile a seguito di accordi stipulati entro la data del 31 dicembre 2011, a condizione che il loro rapporto di lavoro sia cessato entro il 31 dicembre 2014 oppure abbiano maturato il diritto a pensione nei 36 mesi successivi alla data della scadenza di mobilità.

Altri 10.400 posti, invece, saranno per gli autorizzati alla prosecuzione volontaria a condizione che maturino la decorrenza a pensione entro il 6 gennaio 2018. Nell'ottava salvaguardia rientrano anche 7.800 lavoratori cessati dal sevizio in una data successiva al 30 giugno 2012 ed entro il 31 dicembre 2012 a condizione che maturino la decorrenza alla pensione entro il 6 gennaio 2019.

Circa 700 saranno i lavoratori che nel corso del 2011 si trovavano in congedo per assistere familiari con disabilità grave ma dovranno maturare la decorrenza a pensione entro il 6 gennaio 2019. I restanti 800 posti, invece, saranno riservati ai lavoratori a tempo determinato che hanno cessato la propria attività lavorativa tra il primo gennaio 2007 e il 31 dicembre 2011 e dovranno maturare la decorrenza a pensione entro il 6 gennaio 2018.