Importanti novità riguardanti la pensione anticipata per i lavoratori che desiderano uscire dal mondo del lavoro, ma la riforma pensionistica sperimentale in vigore dal 1 maggio 2017 fino al 31 dicembre 2018 contenuta nella Legge di Bilancio 2017, introduce diversi effetti anche a favore dei caregiver familiari - che potranno accedere all'APE sociale tramite domanda da presentare attraverso il servizio online dell'Inps solo dopo l'emanazione dell'apposito decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, che dovrebbe avvenire entro la fine di maggio 2017, o al limite ai primi di giugno del medesimo anno.

Caregiver familiari: l'APE sociale non basta

È vero, l'APE sociale consentirebbe anche ai caregiver familiari di andare in pensione anticipata, ma non senza dei requisiti minimi, come almeno 30 anni di contributi versati all'INPS e 63 anni di età, senza dimenticare che per beneficiare dell'anticipo pensionistico a costo zero non è possibile superare un tetto di reddito da lavoro pari a 8 mila euro l’anno, né percepire indennità di disoccupazione.

Come si può notare, non stiamo quindi parlando di una soluzione per tutte quelle persone - anche giovani coppie - che assistono persone disabili, soprattutto persone con disabilità cognitiva che non possono in alcun modo essere lasciate sole. L'Italia è l’unico Paese in Europa a non aver ancora riconosciuto, da un punto di vista giuridico, i diritti dei caregiver e questo ha fatto storcere il naso anche a molte associazioni.

Negli ultimi anni sono infatti state pubblicate molte petizioni e richieste alla Politica per fare qualcosa a riguardo. Ma nonostante perfino una denuncia a Bruxelles - da parte dei caregiver familiari sulla violazione dei loro diritti in Italia - la situazione è ancora ferma. Anche il disegno di legge 2128 portato avanti dalla Sen.

Laura Bignami pare essersi arenato. Tale disegno di legge 2128 riguarda il riconoscimento del caregiver sotto moltissimi aspetti - anche sotto il punto di vista previdenziale - ed era stato comunicato alla Presidenza nel 2015, in pieno governo Renzi. E, allo stato attuale, sono molte le regioni ed i comuni che hanno approvato una mozione per sollecitare il Governo a concludere in tempi celeri la legge nazionale per il riconoscimento giuridico del caregiver.

Ma a chi è rivolta l'APE sociale nel panorama dei caregiver e della disabilità?

  • a soggetti che assistono il coniuge o un parente di primo grado convivente (genitore, figlio) con handicap grave (articolo 3, comma 3, legge 5 febbraio 1992, n. 104);
  • a invalidi civili con un grado di invalidità pari o superiore al 74%;
  • addetti all'assistenza personale di persone in condizioni di non autosufficienza;
  • insegnanti della scuola dell'infanzia e educatori degli asili nido.

Tutti gli altri - come le giovani coppie con figli autistici o con sindrome di down o con altre sindromi che colpiscono l'intelletto o come tutti quelli che non hanno raggiunto i requisiti minimi - sono esclusi e per ora continuano ad essere rinchiusi come detenuti in un carcere di massima sicurezza.