Che il test per l'accesso a numero chiuso alla Facoltà di medicina e Chirurgia fosse uno scoglio impegnativo in tanti lo sapevano già eppure, nonostante i ricorsi, gli appelli, le manifestazioni e un sistema sanitario evidentemente al collasso, il numero dei posti banditi risulta sempre minore anno dopo anno. All’indomani della pubblicazione dei bandi per l’accesso alle facoltà a numero chiuso, infatti, si riscontra l’annunciato taglio dei posti disponibili che segue di pari passo i recenti maxi tagli al mondo della sanità intera e del numero di borse di specializzazione.

Sempre meno posti quindi, a fronte di un numero di aspiranti medici che, ogni anno, se non aumenta si presenta tutto sommato stabile e ampiamente più grande rispetto al numero dei posti disponibili tant’è che “questo numero chiuso si tradurrà in una lotteria”, ha annunciato Francesca Picci dell’Unione degli Studenti.

Passerà in media 1 candidato su 7

Sono 124 i posti andati persi rispetto alla scorsa tornata di test, altrettanti ne sono stati eliminati l'anno precedente portando il totale dei posti disponibili per entrare nelle facoltà di Medicina a quota 9.100. Meno di 10.000 aspiranti medici quindi supereranno i test al primo tentativo, circa 1 su 7 se si considera un totale di candidati che negli ultimi anni si è aggirato stabilmente attorno alle 60.000 unità.

La motivazione di questa riduzione risiede nel fatto che il numero di posti per l'accesso alle facoltà di medicina viene stabilito in base al numero di borse di specializzazione erogate di anno in anno, sistema che, come denuncia l’Unione degli Studenti, risulta “del tutto inadeguato”. Lo scenario attuale, infatti, oltre a prevedere una cospicua sacca di precariato a cavallo tra la conclusione del percorso e l'ingresso nella scuola di specializzazione, non è sufficiente a garantire l’assorbimento dei posti liberati dai pensionamenti.

Da tempo a proposito dell’accesso programmato le associazioni studentesche gridano alla violazione del diritto allo studio, ma in vista dei recenti tagli alla Sanità tutta la questione non è più rimandabile perché riguarda “la salute di tutti i cittadini e cittadine”, ha commentato Andrea Torti, coordinatore di Link coordinamento Universitario.Date e modalità delle prove

60 domande a risposta multipla per 100 minuti

Il quizzone ‘maledetto’ sarà uguale per tutte le università italiane e si svolgerà per tutti nell'unica data del 5 settembre.

Il test si svolgerà in un'unica prova: dopo le consuete procedure di accreditamento e disposizione dei candidati, la prova avrà inizio alle ore 11:00 e sarà costituita da 60 domande a risposta multipla di cui 2 di cultura generale, 20 di logica, 18 di biologia, 12 di chimica, 8 di fisica e matematica per un tempo massimo di 100 minuti. Per iscriversi alle prove bisognerà presentare domanda online sul sito universitaly.it dal 3 al 25 luglio e, come negli anni scorsi, una volta incluse le fasi selettive, si procederà alla pubblicazione della graduatoria nazionale in base a punteggi e sedi prescelte.