Le ultimissime novità sulle pensioni precoci e anticipate al 2 ottobre 2017 giungono direttamente dal Governo e riguardano l'imminente pubblicazione in Gazzetta ufficiale del decreto relativo all'Ape volontaria. Nel mentre in questi giorni dall'Inps stanno giungendo le risposte a quanti hanno inoltrato domanda per poter usufruire dell'uscita anticipata con quota 41 e ape sociale. I lavoratori esclusi, e non sono pochi, dalla pensione anticipata, per mancanza di requisiti, attendono di conoscere i dettagli della nuova misura volontaria che, com'è noto, non sarà esente da costi per il futuro pensionando che opterà per tale 'scorciatoia'.

Ormai la pubblicazione in GU dovrebbe essere questione di giorni, sebbene ancora resti da chiarire la questione concernente gli accordi con banche ed assicurazioni, quel che pare certo è che trattandosi di un prestito rischiano di restare fuori dal beneficio quanti hanno già mutui e/o finanziamenti non restituiti interamente.

Pensioni 2017, ultime notizie: decreto su Ape volontaria a breve in GU

Sempre più infuocato resta il dibattito pensionistico; i precoci quotidianamente sui social si confrontano sull'esito della domanda presentata all'Inps in prima istanza per poter usufruire della quota 41 e dell'ape sociale, moltissimi già i lavoratori che hanno ricevuto risposta negativa. Negli articoli precedenti abbiamo cercato di fare chiarezza, per punti, su quali siano state al momento le ragioni che hanno portato alcuni potenziali beneficiari a vedersi rifiutata la domanda.

Non sono pochi, altresì, i lavoratori, che a causa degli innumerevoli paletti inseriti dal Governo per poter accedere alla pensione anticipata, non hanno proprio potuto presentare la domanda. Per taluni l'unica soluzione rimasta per poter uscire qualche anno prima dal mercato del lavoro potrebbe essere l'ape volontaria, misura però che presuppone l'accensione di un prestito ventennale con la banca.

Al momento non sono ancora stati specificati gli accordi con banche ed assicurazioni che sono parte integrante del prestito pensionistico, in quanto ai lavoratori è chiesto di stipulare una polizza che permette di estinguere le rate da pagare in caso di decesso.

Pensione anticipata e precoci, a rischio esclusione chi ha debiti pendenti

Entro fine settimana la misura dovrebbe divenire effettiva, il testo è ora alla Corte dei Conti per il penultimo passaggio prima della promulgazione. Considerando i tempi che sono stati necessari per Q41 e Ape sociale prima della pubblicazione in GU, circa 25 gg, dovremmo esserci. Gentiloni ha posto la firma il 4/9 scorso e se le tempistiche risultano le medesime delle misure precedenti già varate, dovrebbe essere davvero questione di giorni. Sebbene in tanti guardino con diffidenza l'Ape volontaria, trattandosi sì di una possibilità di uscita anticipata ma a carico dei lavoratori, anche coloro che potrebbero esserne potenzialmente interessati potrebbero, in caso di debiti già in essere con la banca, non poterne beneficiare.

Trattandosi a tutti gli effetti di un accensione di un prestito, l'accettazione dell'istanza potrebbe non essere accolta per quanti abbiano alle spalle già mutui e/o prestiti non del tutto resi. L'accettazione è a rischio se si supera il 30% dell'Ape volontaria. Non resta dunque che attendere la pubblicazione in GU e le convenzioni che il Governo riuscirà a stipulare con Abi e Ania per comprendere se potrà essere conveniente o meno per il lavoratore pensare alla stipulazione di un prestito ventennale a fronte di un'uscita anticipata dal lavoro. La pensione, si chiedono in tanti su Facebook, non dovrebbe solo essere un diritto dopo tanti anni di lavoro e contributi versati?