Era l’11 luglio 1899 quando a Palazzo Brichesario di TorinoGiovanni Agnelli, che poi diventerà Senatore, gettò le basi tramite primaassemblea societaria degli azionisti per la nascita del più importante gruppoautomobilistico italiano: la FIAT. La prima produzione di autovetture, datata1900, avvenne con l'utilizzo di 150 operai. Da lì uscirono 24 autoveicoli modello Fiat 3/12hp, di cui una curiositàera la mancanza della retromarcia. Nel 1902 si ricordano anche i primi successi della casanelle competizioni automobilistiche, quando Vincenzo Lancia si aggiudicò unagara locale piemontese: la Torino Sassi-Superga.

Di lì un crescendo, con l’azienda che si amplia e sispecializza anche in altre produzioni, come tram e motori marini. Poi le dueguerre mondiali al servizio degli scopi militari del Paese, intervallati dalFascismo che fece della FIAT un simbolo dell’efficienza dell’industriaitaliana. Poi gli anni ’50, con la proliferazione di varie sedi in tuttaItalia, fino alla crisi industriale a partire dagli anni ’80, complicata dallaconcorrenza delle case giapponesi e dal toyotismo, che obbligava a rivedere ipropri piani industriali tradizionali, ormai superati. Il grande sciopero del1980, quando Gianni Agnelli junior riuscì a dividere i sindacati e asconfiggerli. Ma passerà alla storia anche per le sue grandi doti di mediatore.Poi gli anni ’90 e la Globalizzazione che impone di guardare oltre confine.

Gliaccordi con Chrysler e oggi l’addio a Torino e il cambio di nome.

Con l’ultima assemblea degli azionisti a Torino, stamane ènato ufficialmente il gruppo FCA, acronimo di Fiat Chrysler Automobiles, che avrà sede adAmsterdam. La capitale olandese sarà di fatti il luogo della prima assembleadegli azionisti, che avverrà la prossima primavera.

E le future assembleesaranno trasmesse in streaming. Ma quale futuro attende operai e impiegati? Come ha ribaditopiù volte il presidente John Elkann: «l’impegno verso l’Italia resta forte eimmutato», come peraltro dimostrano i recenti investimenti a Torino. «InItalia, dove la nostra storia è iniziata, vogliamo continuare ad essereprotagonisti attivi (…) Voglio confermare qui - ha continuato - il mio impegnopersonale e della mia famiglia per continuare a sostenere Fca, a maggiorragione ora che si profilano all’orizzonte grandi opportunità».

In effetti negli Usa le cose vanno benissimo, con un trendin costante crescita da 50 mesi, con un 20% in più di auto vendute rispetto aluglio 2013. Basteranno le parole del Presidente Elkann a placare lepreoccupazioni di centinaia di migliaia di dipendenti? Incarnate in partedall’ostracismo dei Sindacati più intransigenti, quali CGIL e soprattutto FIOM.