La tempesta scatenata dalla sentenza dell'Alta Corte sul blocco delle indicizzazioni delle Pensioni non si è ancora placata. Le proteste dei pensionati e delle loro organizzazioni di categoria, che ritengono i rimborsi inadeguati ed insufficienti oltre che non rispettosi della sentenza della Consulta, sono all'ordine del giorno. Ma nonostante il gran parlare, il governo continua a guardare avanti alle future pensioni, alla controriforma della legge Fornero , quasi indifferente ai malumori degli interessati.



I pensionati ritengono che i rimborsi, oltre che essere inadeguati, potrebbero essere incostituzionali, perché?

Il ragionamento fatto è il seguente: il meccanismo dei rimborsi ai pensionati, cui era stato bloccata la rivalutazione dell'assegno mensile per effetto della legge Fornero del dicembre 2011, viene giudicato incostituzionale in quanto il 22% della restituzione per i vitalizi più bassi e del 5,5% per quelli più alti, non rispetterebbero le indicazioni dell'Alta Corte. I giudici costituzionali potrebbero bocciare le decisioni del governo per le stesse motivazioni che li hanno portati a non ritenere costituzionale la legge Fornero. Erogare ai pensionati importi più bassi rispetto a quelli spettanti per legge, non è un percorso legittimo, secondo appunto il ragionamento dei pensionati.

Non rimborsare quanto dovuto ma solo una minima parte, vuol dire ripetere l'identico errore commesso dalla legge Fornero.

Cosa possono fare i pensionati, allora, cui non viene rimborsato il dovuto?

Pare proprio che il provvedimento stia aprendo la strada a contenziosi da parte dei pensionati certi di essere nel giusto avendo diritto al rimborso integrale dell'indicizzazione, così come indicato dalla sentenza della Consulta.

Ameno da quanto si vocifera nei corridoi sindacali, in particolare da parte di chi ha dichiarato i rimborsi insufficienti e non rispettosi della sentenza della Consulta (Cisl, Cgil, Uil) sembra proprio che questo sia il percorso che molte associazioni di categoria, supportati dai propri studi legali, stiano per intraprendere.

Ricordiamo che il governo ha stabilito la restituzione al primo di agosto di 750 euro per le pensioni basse fino ad arrivare a 278 per le pensioni più alte e comunque non oltre i 3000 euro lordi mensili. Le pensioni non fanno dormire sonni tranquilli agli addetti ai lavori , ma soprattutto a chi si aspetta il rispetto delle regole da parte di chi le fa e le deve far rispettare. C'è tanta gente che attende di poter arrivare a fine mese tranquillo con una pensione decorosa, ma se poi questa pensione gli viene addirittura decurtata, arrivare a fine mese diventa per loro un'impresa disperata. Seguiteci come sempre, vi terremo aggiornati. Voi intanto cliccate su "segui" in alto sopra al titolo.