L'essenza di una squadra. Il perno che riesce a far girare tutto l'ingranaggio e permettere che la macchina funzioni correttamente. Èquesto, Claudio Marchisio, ormai sempre più leader della squadra bianconera, che con lui in campo, non ha mai perso in campionato. Molti tifosi bianconeri, dopo la partenza di Pirlo, reclamavano con insistenza l'acquisto, da parte della dirigenza, di un regista o trequartista, per garantire qualità in mezzo al campo (Gundogan e Oscar su tutti). Marchisio, con la stoffa che solo i grandi leader possiedono, è riuscito ad impossessarsi delle chiavi del centrocampo bianconero, diventando un elemento irrinunciabile.

Non è un caso, che il periodo di difficoltà per i bianconeri, è coinciso con la sua assenza. Nell'ormai collaudato 3-5-2 di Max Allegri, Marchisio tra i cinque di centrocampo, è quello a cui il tecnico livornese non ha mai rinunciato.

La trasformazione di Marchisio: da semplice incursore a uomo ovunque in mezzo al campo

Era il 24-01-2009 quando Marchisio esordì in Serie A con la maglia bianconera, in un match contro la Fiorentina, finito 1-0, che proprio l'allora giovane bianconero decise con una delle sue solite incursioni. La crescita di Marchisio, negli anni è stata vertiginosa. La definitiva consacrazione a livello internazionale è arrivata nella stagione 2011-2012, quando con ben 9 gol in campionato, trascina la formazione bianconera, guidata allora da Antonio Conte, alla conquista del tricolore, diventando uno dei principali artefici della cavalcata al titolo dei bianconeri.

Il rendimento di Marchisio, nelle stagioni successive, è stato costante. Oggi, nonostante il suo ruolo in mezzo al campo è cambiato, rimane pur sempre imprescindibile. Se proprio si vuol trovare un difetto in Marchisio è il suo apporto calato in fase realizzativa. Ma il compito che gli è stato affidato da Max Allegri, non è stato affatto semplice.

Dopo la partenza di Andrea Pirlo, Marchisio si è caricato il peso del centrocampo bianconero, diventando il metronomo della Juventus, adattandosi ad un ruolo non suo in maniera impeccabile. Con lui in campo, la squadra gira alla perfezione, quasi mai una palla persa, lanci sempre millimetrici.

Un nuovo ruolo interpretato alla grande

È come se giocasse in quel ruolo da sempre. Certo, sicuramente l'esperienza di aver giocato insieme a Pirlo, lo ha indubbiamente aiutato, ma non era affatto semplice sostituire un "mostro sacro" come il regista bresciano. Oggi, Marchisio è senza ombra di dubbiouno dei centrocampisti più completi al mondo. Una fortuna avere giocatori in squadra come lui. Èsicuramente questo il pensiero condiviso da Max Allegri, ma anche da Antonio Conte, che sicuramente vede Marchisio come titolare nel suo undici ideale in vista di Euro 2016.

Il "Prinicipino", così soprannominato dai tifosi bianconeri, è arrivato alla completa maturazione calcistica diventando "Re". Èl'emblema e l'anima di una squadra che sta compiendo una clamorosa rimonta in serie A.

Ultima, la vittoria al Matusa ai danni del Frosinone per 2-0, con un'altra, neanche a dirlo, prestazione sontuosa di Marchisio. Nota dolente della gara l'infortunio di Chiellini, che al 100% salterà il big match di sabato sera col Napoli. Ma i tifosi bianconeri e in particolareAllegri, possono stare tranquilli: la squadra in questo momento sembra poter far a meno di molti titolari, tranne che del suo "Principino". I tifosi del Napoli sono avvisati. Con Marchisio in campo, la Juventus non ha mai perso.